Amazon Prime Video punta su Carlo Cracco
Sarà Carlo Cracco uno degli assi nella manica del nuovo “palinsesto” di Amazon Prime Video, che sceglie così di investire sulle produzioni italiane per aggiornare il pacchetto di contenuti televisivi visibili in streaming dagli abbonati Amazon Prime, sulla piattaforma attiva in Italia ormai da tre anni, e sempre più interessata “a trovare nuove voci nell'industria italiana”. Dopo l'addio a Masterchef – di cui resta uno dei giudici più amati – e la breve incursione in Rai con il format La Mia Cucina, Cracco torna così davanti alla telecamera, con un format che gli è stato cucito addosso e si colloca al pari – per aspettative di Amazon Studios – di programmi che puntano a conquistare il grande pubblico, come la serie tv Vita di Carlo con Carlo Verdone, o il docufilm in cui Tiziano Ferro racconta il suo privato (ma tra i big “ingaggiati” da Amazon c'è anche Francesco Totti, che sarà nel cast dell'annunciatissimo Celebrity Hunted, prima produzione italiana del colosso americano disponibile in streaming, dal prossimo 13 marzo). Dunque è il Cracco personaggio nazionalpopolare – alla stregua di Verdone, Ferro, Totti – il protagonista di Dinner Club, che lo vedrà impegnato a scoprire le cucine del mondo presso colleghi acclamati, e al tempo stesso nel ruolo di mentore/guida per gli attori italiani che lo affiancheranno nel viaggio, per trasformarsi in novelli chef (per un giorno).
Dinner Club. In viaggio con Carlo Cracco
Sei le puntate girate tra Giappone, Perù,Vietnam, Francia, Spagna e Messico, e altrettanti ospiti famosi, uno per puntata, che si lasceranno iniziare ai segreti del gusto da Cracco. L'obiettivo di Banijay Italia, che ha ideato e prodotto il format, è dunque quello di rinnovare l'immaginario del cooking show, arricchendolo di curiosità e contenuti stimolanti per gli spettatori che vogliono mettersi in viaggio alla scoperta delle culture gastronomiche del mondo. Senza però rinunciare all'appeal di un volto (ormai) televisivo come quello di Carlo Cracco: “Questo programma ci consente di scoprire alcune delle più incredibili meraviglie gastronomiche del mondo, in un divertente viaggio insieme a un gruppo di amici speciali” racconta lo chef, entrando nel merito. “Il mio obiettivo” continua “sarà quello di trasformarli in veri e propri professionisti del gusto, in grado di realizzare una perfetta cena a tema”. In chiusura di puntata, infatti, le celebrities coinvolte dovranno realizzare una cena in grado di valorizzare i prodotti e le tradizioni del Paese ospite, facendo tesoro dei consigli ricevuti durante il viaggio, perché, a quanto pare – e questo potrebbe essere, a nostro parere, un limite del format – alla componente “cooking show” il mercato italiano fa ancora fatica a rinunciare.
Ironia, avventura e cooking show
In questo, Dinner Club sarà molto più simile al format The Chef Show lanciato da Netflix nel 2019 - con Jon Favreau e Roy Choi che guidano ospiti famosi nelle cucine d'America – che alle più interessanti produzioni firmate David Chang, sempre per Netflix, dove cibo, località esotiche e personalità del mondo dello spettacolo non mancano, ma si privilegia il dibattito su temi di cultura gastronomica, più che gli spadellamenti. Nel selezionare gli “amici speciali”, in gran parte ancora top secret (confermate Luciana Littizzetto e Sabrina Ferilli), si è quindi scelto di privilegiare personalità brillanti e curiose nei confronti del cibo, per alimentare un format che vuole usare “un tone of voice improntato all'ironia e all'avventura”, spiega Fabrizio Ievolella, Ceo di Banijay Italia. E in occasione della presentazione alla stampa, in quel di Roma, Carlo Cracco (che ora vuole aprire anche una scuola di cucina) ha rivelato di essersi perfettamente calato nel ruolo: "Esplorare è la mia prima passione, il motivo per cui ho scelto di fare il cuoco, viaggiare per conoscere territori e culture diverse, quindi è un ritorno alle origini. I personaggi che saranno con me, vivranno anche delle difficoltà, perché saranno i miei aiutanti in cucina, ma non sarò con loro per giudicare, ma per scoprire e far conoscere”. Disponibile entro il 2020.