Ci siamo: si apre ufficialmente la stagione delle grandi fiere del vino. Come di consueto il “la” è dato da Prowein che è di scena a Düsseldorf dal 15 al 17 con all'attivo 5,500 espositori provenienti da 50 Paesi. L'Italia, come ormai assodato, avrà il maggior numero di presenze, 1.462 (lo scorso anno erano 1.194), seguita da Francia e Germania.
I padroni di casa, quindi, non detengono il primato delle presenze. “I tedeschi sono meno del 20% degli espositori” ci ha detto Michael Degen, direttore esecutivo di Messe Düsseldorf Gmbh e direttore di Prowein “E questo dimostra ampiamente la caratterizzazione del ProWein come piattaforma veramente internazionale”.
Quest'anno come Paese esordiente ci sarà la Bolivia con 10 cantine all'interno dello stand di gruppo dell’Associazione Vini della Bolivia. L'apertura ai nuovi produttori è, infatti, sempre stata una caratteristica di ProWein, che negli anni ha ospitato en première vini dalla Tunisia, dal Giappone, dall’Inghilterra, dal Libano e dalla Cina. I visitatori attesi potrebbero sfiorare le 50 mila presenze. Nel 2014 erano stati 49,048, provenienti da 110 Paesi. E se la fetta maggiore è, per ovvi motivi, rappresentata da tedeschi, il 45% viene da fuori confine. E, informazione non irrilevante: oltre il 70% dei visitatori è costituita da manager.
Ma andiamo alle novità di quest'anno. La prima, che potrebbe stranire gli habitué della Fiera, è lo spostamento in sale più grandi, con il nuovo layout che ne consegue. “Nessuno stand sarà nella stessa posizione dell’anno scorso” ci ha detto Degen “Tuttavia, la logica del ProWein e la divisione per regione e nazione resterà invariata facilitando l’orientamento intuitivo come negli anni precedenti. Intanto, in questi pochi giorni che ci separano dalla Fiera, si può familiarizzare col nuovo planning sul sito, approfittandone anche per entrare in contatto con nuovi partner e prendere già degli appuntamenti”.
Anche il reparto biologico cambia disposizione, riportando i produttori nelle aree nazionali e regionali di appartenenza: “Nel 2014 è risultato che la maggioranza degli espositori di vino biologico avrebbero preferito essere collocati negli spazi dedicati al loro Paese. Abbiamo accontentato questa richiesta. Il feedback per noi è la cosa più importante. Il nostro principio è ascoltare i nostri clienti per continuare a creare la piattaforma a loro necessaria, con le caratteristiche che vogliono, spesso anche prima che sappiano di volerle”.
a cura di Lorenzo Ruggeri e Loredana Sottile