Italia e Brasile più vicine nel settore vitivinicolo. A dieci giorni dalla tappa brasiliana (a San Paolo) del Road Show firmato Gambero Rosso, una folta delegazione dello Stato di Santa Catarina, composta da parlamentari, imprenditori ed enti di ricerca, ha concluso a Roma una missione di una settimana che li ha portati dapprima in Piemonte a conoscere da vicino cantine, tecnologie e attrezzature per la produzione, e in seguito nella Capitale per alcuni incontri istituzionali (tra cui quelli con Unioncamere, Mise e Mipaaf). L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra Unioncamere e associazione Brazil planet, favorirà progetti di scambio e partnership commerciali. Lo Stato di Santa Catarina vanta alti tassi di crescita turistica e il maggior reddito pro capite, non è il maggiore produttore brasiliano (il primato è del Rio Grande do Sul) ma conta oggi 60 cantine, il 20% delle quali nate negli ultimi cinque anni e riunite in gran parte nell'associazione Epagri. "È una regione dalle tradizioni culturali italiane in grande fermento con enormi potenzialità" dice il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello "e la missione è servita a capire le reciproche opportunità di crescita. Oggi abbiamo posto le basi perché l'Italia possa fornire al Brasile cultura d'impresa e tecnologie". Durante gli incontri si è parlato anche di ortofrutta e delle opportunità che vengono dalla creazione di scuole di cucina. Mentre di dazi e protezione dei marchi (ricordiamo le difficoltà che vengono dal Prosecco brasiliano) si è parlato al Mipaaf con il sottosegretario Giuseppe Castiglione. E un primo passo sembra sia stato compiuto. Il segretario di Stato all'Agricoltura, Valdir Cobalchini, ha garantito "massimo impegno" per trovare un meccanismo che abbatta i dazi sul vino per la parte competente allo Stato di Santa Catarina. Chi ha preso parte agli incontri riferisce di una delegazione entusiasta. Celso Panceri, produttore e presidente del sindacato delle aziende vitivinicole brasiliane, lo dice chiaramente: "Alla fine di questo viaggio siamo emozionati per la qualità e la bellezza delle cose che abbiamo visto".
a cura di Gianluca Atzeni