I dehors invadono Roma: rispetto al 2020 la superficie occupata dagli arredi esterni di bar e ristoranti è aumentata del 519%, 112.122 metri quadrati contro i 21.609 del periodo pre-pandemia. Tra le zone più colpite dal proliferare dei tavolini selvaggi c’è il Centro, con 46.932 metri quadrati concessi ai dehors, più 413% in tre anni, come riporta il Corriere della Sera.
Il regolamento del Comune
Per cercare di porre un argine alla diffusione dei dehors, il Comune di Roma ha presentato il “Regolamento per lo spazio pubblico per le attività di somministrazione di cibo e bevande”, che prevede un taglio consistente degli spazi per i tavolini nell’area Unesco della città (gli spazi esterni di bar e ristoranti dovrebbero ridursi a un terzo della superficie di somministrazione interna). Le misure messe in campo dal Campidoglio, però, rischiano di essere affossate dalle deroghe per i dehors volute dal Governo e contenute del Ddl Concorrenza, ora in discussione al Senato (il voto conclusivo è previsto oggi, 15 novembre), poi dovrà essere approvato alla Camera.
Cosa prevedono le deroghe
Il senatore Andrea De Priamo (Fratelli d’Italia) ha presentato un emendamento che proroga di un altro anno la possibilità per i titolari di bar e ristoranti di usare temporaneamente il suolo pubblico. L'attuale termine, inizialmente fissato per il 31 dicembre 2023, viene così spostato al 31 dicembre 2024. La misura era stata introdotta nel 2020 per offrire un sostegno ai locali, che avevano pagato un caro prezzo a causa del lockdown e delle restrizioni legate al Covid.
La situazione nella Capitale
Il numero di dehors a Roma, intanto, ha raggiunto livelli impressionanti, esasperando i residenti, che contro la proroga hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni. Oltre al Centro, tra i territori più colpiti ci sono il Municipio II (Parioli, Flaminio, Pinciano) con un incremento del 461% e il Municipio XIII (Aurelio, Trionfale, Primavalle), con un boom del 952% rispetto al periodo pre Covid. La conseguenza? A detta dei cittadini abusivismo, degrado e “malamovida”. I residenti hanno organizzato anche una manifestazione a Roma, sabato 18 novembre, in piazza Mastai, a cui ha aderito anche il I Municipio. Una mossa che ha indispettito i commercianti, come spiegato da Enrico Corcos, presidente dell’Associazione botteghe romane, che ha definito «fuoriluogo» la decisione del Municipio.