Cornaredo è un comune con poco più di 20mila abitanti. Fino a 20 anni fa circa, forse nessuno in Italia sapeva dell’esistenza di questo paese in provincia di Milano fino a quando a rendere lustro non è stato un certo Davide Oldani, 36enne (all’epoca), che porta l’alta cucina dove l’alta cucina non si sapeva nemmeno che forma avesse. Era il 2003 e lo chef apriva il suo primo ristorante, il D’O che cresceva in innovazione, clientela, perfezione della cucina alla velocità della luce tanto da ottenere già un anno dopo la prima stella Michelin, confermando la seconda nel 2020 e ottenendo anche la stella verde Michelin.
Le origini di Oldani: prima della cucina
Oldani viene da una famiglia umile: il padre Bruno era operaio tessile e la madre Luigia era titolare di un negozio di tessuti. E fu lei il suo primo esempio che lo chef seguì in cucina, come racconta in un’intervista al Corriere della Sera: «Prima di giocare a pallone dovevo aiutare mamma a fare gnocchi e ravioli. Erano le regole: prima di avere bisogna dare. In famiglia ho sempre sentito una forte tensione etica, che ho portato nel mio lavoro». Infatti, Davide Oldani ha anche un passato da calciatore: entrato in serie C2 purtroppo la sua carriera si interruppe a 16 anni per una frattura a tibia e perone durante una partita in un torneo scolastico con i compagni dell’istituto alberghiero che frequentava. Chiusa la parentesi del calcio si aprì quella della cucina.
Marchesi boys e studi di alto livello
Con Andrea Berton, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Paolo Lopriore, Ernst Knam, Pietro Leeman, Davide Oldani fa parte della cricca dei Marchesi boys, gli chef che si sono formati con il maestro Gualtiero Marchesi. L’arrivo di Oldani al ristorante in via Bonvesin de la Riva risale al 1984 e del suo grande mentore, nell’intervista al Corriere, ricorda: «Un signore. Mai un insulto, mai una volgarità, mai una parola fuori posto: non aveva bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare. Per me è stato un secondo padre». Dopo la formazione in Italia, su spinta dello stesso Marchesi, Oldani si spostò a Londra per migliorare le sue competenze. Arrivò a Le Gavroche dove conobbe anche Gordon Ramsay. Dopo la parentesi londinese, la sua formazione andò a ruota libera: lavorò con Alain Ducasse, Albert Roux, Pierre Hermé.
Cucina pop e Oldani oggi
Davide Oldani ha ideato la cucina pop, quella filosofia che segue le stagioni, dà importanza ai prodotti di qualità della cucina povera e al legame che possono avere con la grande cucina. L’idea è quella di mettere insieme la tradizione, l’innovazione, ma anche l’etica connessa alle materie prime e l’accessibilità che si basa soprattutto sul giusto prezzo.
Davide Oldani, nel corso della sua carriera, vanta anche una serie di premi come l’Ambrogino d’oro ricevuto dal comune di Milano nel 2008. È stato anche protagonista del programma televisivo "The Chef" su reti Mediaset e ha condotto con Pierluigi Pardo su Radio24 il programma "Mangia come parli". Attualmente è proprietario di D’O a Cornaredo, Tre Forchette sulla guida Ristoranti d’Italia 2025 del Gambero Rosso, ma anche di Olmo, freschissima apertura.