Da Casablanca a Roma
Quella del ristorante Dal Bolognese a Roma è una storia di imprenditoria familiare che si tramanda da tre generazioni. Ma la tavola con vista su piazza del Popolo è nota soprattutto come tempio della Dolce Vita, e l'allure di un passato mitico popolato di personalità come Maria Callas, Orson Welles, Marlon Brando, Gianni Agnelli continua a farne una tappa obbligata per il jet set internazionale di passaggio in città. Sebbene i fasti di un tempo siano lontani. E però la famiglia Tomaselli non ha mollato il colpo. Ettore, operaio specializzato nella Ducati del primo Novecento, emigrato a Casablanca negli anni in cui l'Italia faceva fatica a riprendersi dagli sfaceli della guerra, incrocia il suo destino con quello di una donna di casa, la mitica Cesarina (sorella di mamma Elvira) che nel frattempo faceva la storia della cucina emiliana a Roma. E in Marocco sceglie di intraprendere anche lui la strada della ristorazione: Il Chianti e il Don Camillo, tra pasta all'uovo e bolliti, diventano in pochi anni tavole blasonate ed esclusive. Ma l'indipendenza del Marocco interrompe la favola, la famiglia Tomaselli torna in Italia, la scelta cade sui locali in vendita di quello che diventerà il Bolognese. Il contesto, certo, è molto diverso, la Dolce Vita scorre altrove, nelle serate di via Veneto; ma la schiettezza della cucina emiliana conquista tante personalità del tempo, Elsa Morante, Alberto Moravia, Renato Schifano. Presto arrivano i vip internazionali, Alain Delon, Jackie Onassis... Alfredo, il figlio di Ettore, cresce al ristorante, impara a prendere le misure, registra volti e preferenze di ogni cliente, specie quelli che tornano in modo assiduo, politici, attori, registi tutti conquistati dalla storia dell'insegna.
L'ambasciata della cucina emiliana
I piatti sono quelli della tradizione emiliana, una classicità senza tempo (i prezzi sono saliti, però, gonfiati dalla mitologia del luogo) orientata dalle ricette che ininterrottamente si tramandano al ristorante dal 1960 a oggi, mentre a dirigere i giochi si affaccia una nuova generazione, quella di Ettore, che dal nonno ha ereditato anche il nome. Nel frattempo, 13 anni fa, Dal Bolognese è arrivato anche a Milano, ma il desiderio di crescere in nuove direzioni si concretizzerà nel 2019 con il debutto oltreoceano, con l'apertura del primo ristorante di famiglia negli Stati Uniti, a Miami. Il progetto è parte di un'operazione imprenditoriale del valore di 3 milioni di euro, che si concretizzerà nelle prossime settimane con l'emissione di un bond sottoscrivibile da un massimo di trenta investitori (già individuati).
Dal Bolognese a Miami
Questo perché l'intenzione della famiglia Tomaselli è di esportare un brand molto riconosciuto in Italia senza che il prestigio del “casato” risenta del viaggio extracontinentale, per posizionarsi con solidità nel mercato della ristorazione americana. La chiamata è stata rivolta quindi a finanziatori professionali e istituzionali che riceveranno fino al 2023 una cedola semestrale al tasso di interesse del 5% su base annua. In parte, però, l'avventura a Miami sarà finanziata direttamente dalla famiglia, che si impegna a restituire l'investimento entro il 2023. La scelta di aprire nella principale destinazione della Florida è frutto di uno studio approfondito, che ha tenuto in considerazione il contesto sociale e fiscale della città, le condizioni climatiche, il posizionamento sul target, stimando di attrarre soprattutto un pubblico di over 35 altospendenti. Dunque il Bolognese aprirà a ottobre 2019 all'interno della Brickell Bay Tower, sulla baia di Key Biscayne, dove da tempo è arrivato anche Cipriani. Ma il ristorante sarà solo la testa di ponte di un percorso di espansione pluriennale fuori dall'Italia; Miami sarà un'opportunità per rodare la formula, atmosfere che evocano la Dolce Vita, cucina che si prefigge di non scendere a compromessi, staff formato sui fondamentali dell'italian style. In sintesi, “un bistrot di lusso” votato a raccontare una storia tutta Italia, come anticipa Alfredo Tomaselli.
Dal Bolognese – Roma – piazza del Popolo, 1 – www.dalbolognese.it
a cura di Livia Montagnoli