I nuovi Balzi Rossi. Proprietà russa e suggestioni partenopee
Qualche mese fa c’era stato il passaggio di consegne tra le famiglia Beglia – tre generazioni al femminile che hanno tenuto alto il nome della ristorazione italiana al confine con quella porzione di Francia, la Costa Azzurra, che sa restare meta privilegiata del turismo internazionale più esclusivo un decennio dopo l’altro - e i facoltosi investitori russi che oggi stringono tra le mani i Balzi Rossi. Location mozzafiato a picco sul mare del Ponente Ligure, su quelle rocce che si stagliano tra Ventimiglia e Menton regalando nome e charme fuori dal tempo all’insegna nata negli anni Settanta che Giuseppina Beglia e suo marito hanno saputo traghettare fino ai giorni nostri, conquistando due stelle Michelin e due Forchette del Gambero Rosso con una cucina in equilibrio tra profumi del mare e sapori dell’entroterra ligure.
E il vento di novità aveva portato con sé, direttamente della Campania, un nuovo chef di talento, Raffaele D’Addio, già alla guida del Foro dei Baroni di Puglianello e allievo di Antonello Colonna. Insieme a lui, in sala il maitre e compagno di una carriera condivisa sin dai tempi della formazione Pasquale Marzano; e in tavola il rispetto di una preziosa eredità trentennale che garantisce la spinta necessaria per proiettarsi verso una cucina contemporanea di livello, con piatti che citano il “racconto della Pina” (i ravioli di coniglio) e la storia dei Balzi Rossi (le lasagnette al pesto), gran crudo e astice alla catalana, ma anche un immancabile babà della tradizione partenopea.
Flavio Costa saluta Albissola Marina. E riapre in Piemonte
Nel toto-chef del periodo estivo, che anticipa la nuova stagione della cucina d’autore italiana, si segnala però un nuovo cambio d’assetto che tocca ancora una volta la ristorazione ligure. È Flavio Costa, finora chef e proprietario del ristorante 21.9 di Albissola (due Forchette del Gambero Rosso), ad abbandonare il suo avamposto con vista sul lungomare della cittadina ligure – aperto nel 2013 dopo l’esperienza all’Arco Antico alla periferia di Savona - per passare il confine con il Piemonte e ritrovarsi (con molta probabilità) a Piobesi d’Alba. E così, presto, gli estimatori di una cucina mai esasperata, ma anzi in grado di esaltare con semplicità disarmante i grandi prodotti del territorio – tra terra e mare – ritroveranno lo chef nel piccolo comune del cuneese, tra le colline del Roero, in una struttura che garantirà anche l’alloggio, con diverse camere a disposizione degli ospiti.
La rinascita del Sole di Trebbo. Massimiliano Poggi tra Bologna e la campagna emiliana
Nuove avventure anche in quel di Bologna e della fiorente – da un punto di vista gastronomico – provincia emiliana. Massimiliano Poggi, per 25 anni alla guida del ristorante Al Cambio nella periferia della città, entrerà da protagonista nella cucina dell’Antica Locanda Il Sole a Trebbo di Reno, una tavola di campagna che in passato ha beneficiato dell’apporto creativo di Marcello Leoni – già Trigabolo, poi la stella al Sole e oggi ideatore di un brand che porta il suo nome con un progetto di home restaurant – e nei prossimi mesi sarà rilanciata per esaltarne il profilo di locanda storica di prestigio. Lo chef porterà con sé il maitre Gianni Fruzzetti e una brigata di fiducia (oltre ai classici della sua tavola come i tortellini in doppio brodo o le lasagne verdi al ragù), ma non rinuncerà a coordinare le attività del Cambio, che diventerà una trattoria della tradizione, sarà sottoposta a una dieta della cantina, e riaprirà in contemporanea con il nuovo Sole - nuova base per la proposta gourmet dello chef - all’inizio del 2016 (come ha dichiarato Poggi in un’intervista per Reporter Gourmet).
Un nuovo chef per la Piazzetta Milù. È Luigi Salomone
Scendiamo a sud per segnalare un altro atteso passaggio di consegne. Dopo l’addio di Cristoforo Trapani, la Piazzetta Milù di Castellamare di Stabia ha una nuova guida designata. La scelta della famiglia Izzo è ricaduta su Luigi Salomone, già sous chef di Paolo Barrale al Marennà in Irpinia (due Forchette). Il ristorante riaprirà a settembre per proporre la sua idea di alta cucina di territorio sostenuta dal talento di Salomone.
a cura di Livia Montagnoli