Il festival
Modena è ormai da anni uno dei centri più interessanti della scena gastronomica italiana, e non solo perché ospita il primo ristorante al mondo, l'Osteria Francescana di Massimo Bottura. In Emilia infatti il rapporto con il cibo, la cucina, e ancora di più con la tavola, intesa come momento di scambio e convivialità, è profondo e saldamente ancorato a tradizioni antiche, e Modena non fa eccezione. Il 1 e 2 ottobre torna il festival dedicato ai più piccoli, Cuochi per un giorno, con un programma fitto di attività e laboratori per avvicinare i bambini all'universo della cucina. A organizzare l'evento è La Bottega di Merlino, libreria specializzata per ragazzi, da anni impegnata nella realizzazione di progetti educativi e pedagogici.
In programma al festival, vere e proprie lezioni di cucina a cura di professionisti del settore del calibro di Franco Aliberti (La Présef a La Fiorida in Valtellina), Ascanio Brozzetti (pastry chef, ristorante Le Calandre di Padova), Gino Fabbri (pasticceria La Caramella di Bologna), Marta Pulini (Bibendum catering di Modena), Luca Marchini (Erba del Re di Modena), Piergiorgio Siviero e Diletta Zenna (Ristorante Lazzaro 1915 di Pontelongo), Giovanni Mandara (Piccola Piedigrotta di Reggio Emilia), Rino Duca (Il grano di pepe di Ravarino, in provincia di Modena), Stefano Ciotti (Nostrano di Pesaro), Matteo Berti (coordinatore didattico di Alma, Scuola Internazionale di Cucina di Colorno), Lisa Casali (scienziata ambientale, esperta di cucina sostenibile di Milano). A impreziosire ancora di più questa kermesse di cuochi, pasticceri, pizzaioli ed esperti, l'immancabile contributo di Massimo Bottura.
Il programma
Un'occasione per imparare i trucchi del mestiere, le tecniche base delle ricette tradizionali più semplici e gustose, ma anche per comprendere il concetto del mangiar sano, dell'importanza di un'alimentazione equilibrata e della sicurezza alimentare. Un'esperienza ludica ma anche educativa per tutti gli under 12 più curiosi di scoprire profumi e sapori del territorio e imparare ad abbinarli. “I bambini posseggono le doti giuste per cucinare: passione, creatività e curiosità”, spiega Laura Scapinelli, ideatrice del festival. Impastare, spianare, dar forma alla frolla: dietro i fornelli, i ragazzi attivano tutti i sensi. E poi la libreria culinaria, lo spettacolo con i clown, la cucina errante e “la fiaba è servita”, gli angoli sensoriali e i giochi: sono numerose anche le attività collaterali che si sviluppano in concomitanza con le lezioni di cucina. Perché la cucina, proprio come l'arte, la letteratura, la musica, rappresenta un linguaggio espressivo, una forma di comunicazione che crea legami, affinità e suscita emozioni.
Il tema
E non solo ricette locali: grazie alla collaborazione con Entonote– associazione culturale nata con l'obiettivo di diffondere l'entomofagia – i ragazzi potranno cucinare e assaggiare gli insetti. Un messaggio di apertura verso il diverso, verso altre culture e abitudini, libero da preconcetti, che rompe i limiti e le barriere alimentari create degli adulti.
Che poi è la filosofia alla base dell'evento, che per la sua quinta edizione punta tutto sul tema della solidarietà. Quest'anno, infatti, parte del ricavato del festival andrà ai Comuni colpiti dal terremoto per la ricostruzione di scuole e asili e – come già avvenuto lo scorso anno – a Dynamo Camp, struttura di Terapia Ricreativa pensata per ospitare bambini affetti da patologie gravi o croniche nel periodo di post ospedalizzazione e in fase di remissione dalla cura.
Cuochi per un giorno | Modena | via Sant'Ambrogio, 66 | 1-2 ottobre | www.cuochiperungiorno.it
a cura di Michela Becchi
