Le passerelle del cinema gastronomico
Ottava edizione per una delle più longeve kermesse cinematografiche dedicate al cinema gastronomico, il Culinary Zinema di San Sebastian, di poco più giovane del festival nato 12 anni fa nell'alveo della Berlinale, quel Culinary Cinema diventato una manifestazione parallela al concorso dell'Orso d'Oro, e tanto apprezzata da stimolare l'organizzazione di festival ugualmente concentrati sulle molteplici interazioni tra cibo e cinema (come l'uno può ispirare l'altro, e, viceversa come il cibo può essere rappresentato dal cinema). E infatti il palinsesto del Culinary Zinema è frutto proprio della collaborazione tra il Festival di Berlino e il Basque Culinary Center, che nell'ambito del San Sebastian Film Festival rinnovano ogni anno il cartellone di una sezione molto attesa, che anticipa di pochi giorni l'inizio di Gastronomika, quando i protagonisti della scena gastronomica spagnola e internazionale si ritrovano nella città basca per discutere del futuro del settore. Dunque la passerella del Culinary Zinema ha anche il merito di scaldare i motori: quest'anno la kermesse andrà in scena dal 21 al 29 settembre, e le proiezioni della sezione gastronomica si articoleranno per tutta la durata della manifestazione, dal 22 al 28 del mese, proponendo al pubblico una selezione di 7 pellicole di autori internazionali, oltre a una serie di appuntamenti collaterali che spostano l'attenzione sulla tavola e gli chef chiamati a concludere ogni serata con una cena d'autore.
I temi, i film in cartellone
I soggetti, com'è abitudine, esplorano ogni aspetto dell'universo enogastronomico, esplorando temi, protagonisti, interi sistemi produttivi e interazioni con la società del cibo (un esempio, anzi quattro, di quante siano le strade da esplorare è arrivato di recente dal Lido di Venezia, con quattro proposte trasversali, in qualche modo legate al cibo, anche se per aspetti molto diversi tra loro). Nessuna produzione italiana per il cartellone di Culinary Zinema 2018, ma pellicole in arrivo da Spagna, Argentina, Francia, Giappone, Canada, Corea del Sud e Singapore. C'è spazio per la storia della rinascita dell'olio extravergine di Jaen, un documentario di produzione spagnola dal titolo Jaen, Virgen & Extra; e per il percorso di ritorno alla terra del giovane Hye-won, protagonista del film Little Forest (Corea del Sud), che affronta a suo modo il tema della decrescita felice, affidando il messaggio alla riscoperta della vita rurale, dei suoi ritmi e dei suoi prodotti. Alla riscoperta delle sue radici culturali e gastronomiche si muove anche il protagonista di Ramen Shop (una ricetta familiare), che si muove dal Giappone a Singapore per ritrovare le origini della sua famiglia. Altri autori, invece, puntano la camera sul mondo della ristorazione professionale: Tegui, pellicola inaugurale della sezione, segue l'evoluzione del ristorante argentino pluripremiato di German Martitegui; The Heat: a Kitchen (r)Evolution, invece, entra nelle cucine di tutto il mondo per raccontarne anche gli aspetti meno edificanti, i ritmi di lavoro forzati, le discriminazioni. E alle donne chef in grado di scardinare i luoghi comuni affida la parola per portare sul grande schermo la rivoluzione al femminile che sta prendendo piede in tutto il mondo. Tra loro Anne-Sophie Pic, Anita Lo, Angela Hartnett. Chiude la kermesse il documentario “autobiografico” Bihar Dok 13, che segue il percorso dei ragazzi del Basque Culinary Center per ideare il menu d'avanguardia da cui prende il titolo il film.
A seguire, proprio nel pop up gestito dal Basque andranno in scena le cene legate al tema delle proiezioni (70 euro il costo del biglietto integrato), con, tra gli altri, German Martitegui, Paco Morales e i ragazzi del Basque Culinary Center.
a cura di Livia Montagnoli