Quindici metri quadri, un bancone, dodici posti a sedere, tavoli estraibili (come fossero dei cassetti) e una finestrella che dà su Piazza Libertà. È il cocktail bar più piccolo di Bassano del Grappa. Cucù è il regno, dai toni blu turchese, della bartender Elisa Favaron.
Le vite di Elisa Favaron
Trentacinque anni e almeno tre vite alle spalle. Complice la sua “iperattività”: «Sono di Piombino Dese (piccolo comune in provincia di Padova, ndr) ma si può dire che, tra conservatorio e sport a livello agonistico, non abbia mai vissuto fino in fondo lì. Studiavo violino e pianoforte come strumento complementare, poi mi sono data al basket, diciamo che la mia “iperattività” mi ha aiutato molto!».
Favaron è esempio invidiabile di quanto la “disciplina” porti sempre a risultati soddisfacenti. «Mi sono avvicinata al mondo del bar grazie a un'esperienza, direi la più formativa della mia vita, da Palazzo delle Misture, sempre a Bassano. Qui ci sono stata otto anni e ho ricoperto vari ruoli, compreso quello di bar manager». Successivamente è andata a Milano da Viva di Viviana Varese in veste di bartender, fino a quando s'è bloccata l'Italia causa Covid. «Durante la quarantena si è aperto il cassetto delle passioni dal quale è sbucata la pasticceria, passione che ho da sempre ma che avevo accantonato, così sono andata a Roma per un corso professionale di alta pasticceria, Aromacademy di Davide Malizia, che poi mi ha chiesto di fargli da assistente».
Il cocktail bar CuCù
Un destino dolce cambiato, ancora una volta, da una chiamata speciale. «Edoardo e Leoni Miotti sono le colonne portanti del Leon Bar di Bassano – la famiglia Miotti, in città, gestisce egregiamente anche il Danieli e la pizzeria Leoncini, ndr - aperto una ventina di anni fa, al quale, nel 2017, hanno affiancato il CuCù, un locale incentrato sui cocktail e ispirato ai micro bar di Tokyo. Con Edoardo e Leoni ci si conosceva e nel 2021 mi hanno chiamata per prenderne la gestione, da quest'anno assieme anche a Daniele Salviato. Io e Daniele ci occupiamo della creazione delle drink list di tutti i locali di Miotti Group e della formazione del personale. Non ci si annoia».
E per non correre il rischio di stare un minuto ferma Favaron è parte attiva dei “martedì da Leoni”: «Siamo conosciuti per organizzare delle serate, di martedì, durante i tre mesi estivi, un appuntamento nato quindici anni fa al Leon Bar, che da due anni a questa parte coinvolge anche il CuCù. Lo scorso anno ho invitato delle super guest, da Dennis Zoppi, a Manuel Di Cecco (co-manager di Freni e Frizioni a Roma, 33esimo nella World’s 50 Best Bars 2023, ndr), a Oscar Quagliarini. È grazie a lui che ho sviluppato la passione per i profumi.
La drink list abbinata a profumi e praline
Ogni cocktail dell'attuale menu è abbinato a un profumo, che richiama o enfatizza il drink, messo a disposizione da Urbani 1964, nota profumeria di Bassano. «Il cliente può spruzzarselo così è un ricordo che rimane, sono profumi che resistono sulla pelle per qualche giorno». Oltre al profumo, il pairing prevede delle praline fatte da Favaron. Pairing preferito? «Il cocktail con rum, mix di sherry spagnoli, fava tonka, noce di cola e sale affumicato abbinato al profumo Velvet Tonka e alla pralina con cioccolato fondente e amarena disidratata. Un pairing complesso e strutturato», commenta Elisa, la cui testa è già proiettata alla prossima sfida: «Sto pensando ai prossimi bartender da invitare qui a Bassano». Una Bassano, c'è da dire, in fermento.