Masterchef 14 esordisce con un argomento molto dibattuto nel mondo della ristorazione: la cucina della nonna. Il pretesto per parlarne è la partecipazione di un concorrente pugliese, Claudio Ciraci di 33 anni, gestore di un centro revisioni auto a Sammichele Salentino in provincia di Brindisi che presenta i “maccheroni al ferretto” della nonna Iolla, come la chiama lui. La sua imperizia ai fornelli fra pasta “venuta male”, piano a induzione che tentenna ad accendersi, dimenticanza di alcuni utensili, gli fanno conquistare una nuova opportunità da giocarsi nel corso delle altre puntate con il suo "Come non lo volevo": pasta casereccia al sugo di pomodoro fiaschetto e datterino con basilico e pangrattato alle acciughe”. Dopo i vari incitamenti dei tre giudici, soprattutto di Bruno Barbieri che lo sprona a crederci, arriva il turno di assaggio di Locatelli che è illuminante per il concorrente.
Giorgio Locatelli e il ricordo della nonna
«Sai che anche io avevo una nonna, si chiamava Vincenzina», dice Locatelli al concorrente, e poi racconta la sua storia: «Quando ho deciso di non fare più il cuoco perché non mi piacevano gli altri cuochi, lei mi disse: “Tu puoi fare il cuoco che vuoi fare tu”, e da quel giorno lì la mia vita è cambiata». Fra esitazione ed emozione, Claudio Ciraci ascolta i consigli del giudice Locatelli che gli ribadisce: «Devi usare quello che diceva tua nonna a tuo vantaggio, non svantaggio». Quella frase ha fatto tornare il sorriso a Claudio che - dopo aver fatto i complimenti a Cannavacciuolo e dirgli che si è avvicinato al mondo della lettura leggendo i suoi libri, ma avendo anche incassato la frase di Barbieri: «Manca il coraggio», come commento al suo piatto, è riuscito a conquistarsi un’altra possibilità al Blind Test.
La cucina delle nonne oggi
Le polpette al sugo, la torta con la crema pasticcera e i pinoli, sono tutte ricette che rimandano a quelle nonnette, nell’immaginario comune, con capelli bianchi che sfornano dolci e preparano manicaretti per tutta la famiglia. Ma se quella cucina ha influenzato spesso gli chef, bisogna chiedersi quanto oggi sia ancora così. Abbiamo a lungo dibattuto sull’argomento , ma bisogna chiedersi oggi: possiamo ancora considerare le nonne come quelle vecchiette alla signora Minù, con capello raccolto e grembiule infilato a cucinare e basta per i nipotini? E se la terza età comincia a 65 anni, le donne-nonne di questa età non sono mica relegate in cucina vestite in modo improbabile. La risposta a questo quesito ve la dà il Gambero Rosso (guarda gamberorosso.tv) stesso che ci ha dedicato un programma intero in onda dal prossimo 15 gennaio alle 21.