Porte aperte da Satura
Quando ne abbiamo parlato la prima volta con un Cristiano Tomei impaziente di cimentarsi anima e corpo con l'impresa, il grande capannone dello stabilimento La.pa.sca – ex fabbrica di ceramiche di Lucca – non aveva ancora assunto fisionomia precisa. Tanto meno il progetto per ripensare lo spazio in disuso in modo completamente nuovo aveva un nome che potesse identificarlo immediatamente agli occhi di chi, in visita a Lucca sulle tracce del geniale chef dell'Imbuto, volesse scoprirlo in veste diversa, oste contemporaneo e catalizzatore di idee ed esperienze innovative. A distanza di qualche mese, nel giorno dell'apertura al pubblico (“per ora nessuna inaugurazione in pompa magna, ci piace cominciare senza clamore, ma ci sarà il tempo per una grande festa) un nome c'è: Satura. Così Cristiano e il fotografo Lido Vannucchi, che con lo chef ha ideato il progetto, hanno deciso di ribattezzare quello che da oggi sarà un polo gastronomico e creativo di riferimento tanto per lasciura lucchese “in cerca di qualche prodotto come si deve da portare in tavola” quanto per gli amanti di una cucina schietta, senza troppi fronzoli, fuori dagli schemi come la mente che l'ha concepita.
Il mercato delle cose buone
Mercato, cucina e idee, tutto questo è Satura, nato come spazio per aggregare realtà di qualità del territorio e contemporaneamente laboratorio per le sperimentazioni di Tomei: “D'altronde il grande spazio a disposizione ci consentiva di trasferire all'interno di Satura la cucina d'appoggio indispensabile anche per la linea dell'Imbuto e per seguire eventi e catering”. Al pian terreno, dalle 10 della mattina (e fino a mezzanotte), ad accogliere curiosi e lucchesi in perlustrazione ci saranno i banchi di un mercato delle eccellenze locali, dalla pasticceria Patalani alle conserve dei ragazzi della Maestà della Formica, dal banco di frutta e verdura fresca dei produttori del territorio alla selezione di formaggi e salumi, alle carni della macelleria Masoni, e presto pure utensili, pentolame e ceramiche d'artigianato: contadini, pescatori, macellai, cercatori d'erbe, pasticceri, selezionatori di formaggi, tutti convocati per cominciare a giocare allenati da Cristiano Tomei. Che dal canto suo, oltre a coordinare la squadra, lavorerà in cucina per servire pranzo e cena agli avventori in cerca di un momento di pausa senza stress.
L'osteria. Pranzo, cena e cocktail
Sul tavolo - conviviale, a caratterizzare lo spazio riservato al ristorante, le pareti rivestite da originali carte da parati – ogni giorno arriveranno quattro o cinque piatti - “non di più” - ideati all'ultimo secondo nella grande cucina di 250 metri quadri, in base a disponibilità delle materie prime e fantasia dello chef. Proposte da osteria vera, dalle polpette fritte alle acciughe alla povera, dalla frittata di verdure alla scarola al vapore con sgombro marinato e uova sode, al riso asparagi ed erba agliana. E prezzi popolari, come si conviene all'identità di Satura, “dove l'obiettivo è spendere poco per godere molto, condividendo con gli altri cose buone”. Semplice come servirsi da un tagliere di salumi selezionati e pesce lavorato o godersi qualche ostrica per l'aperitivo. Sì, perché ci sarà spazio anche per una piccola enoteca di etichette selezionate – dai vitigni locali allo Champagne, ai Riesling tedeschi – e per il bancone dei cocktail. Qui, ogni giorno, troverà spazio un barman diverso: “I talenti migliori della miscelazione si avvicenderanno tra loro, ognuno proporrà un solo cocktail al giorno”.
In attesa di inaugurare anche il grande spazio al piano superiore, 600 metri quadri a disposizione per eventi e feste, com'è nell'animo dello chef, che lascia intendere di aver già preparato qualche sorpresa per l'estate. Intanto, ogni giorno, da mezzogiorno, è pronto in tavola. Tutti a pranzo (o cena) da Satura.
a cura di Livia Montagnoli
Satura | Lucca | via Nazario Sauro, 513 | tel. 0583 48182 | dalle 10 alle 24 | www.facebook.com/saturalucca/?fref=ts