Il progetto
In una città come Roma con una scena gastronomica in costante fermento, non potevano mancare le nuove aperture natalizie. E questa volta si tratta di una scommessa eccezionale, di un investimento ardito e di un progetto con radici profonde. Quelle di Dario Fociani, ex Roscioli Caffè ma, ancora prima, The Barn di Berlino, Allpress Espresso di Londra e altre realtà caffeicole a Melbourne, in Australia. Un trentenne con le idee chiare e un sogno grande, quello di aprire un locale interamente dedicato al caffè di qualità nella sua città natale, Roma, per cercare di diffondere la cultura di questo prodotto in un panorama che per troppo tempo è rimasto ancorato a usanze e tradizioni antiche e non più valide. E proprio a ridosso delle feste natalizie ce l'ha fatta, insieme all'amico e socio Arturo Felicetta, che ha alle spalle anni di esperienza dietro il bancone dell'Antico Caffè Greco di via Condotti, il Dean bar a Prati e il BrewDog. Insieme, i due giovani sono pronti a inaugurare un nuovo modo di bere caffè nel Rione Sallustiano-Ludovisi.
Il locale
Con queste premesse, nasce Faro, locale in via Piave a pochi passi da Piazza Fiume, una zona sempre più interessante dal punto di vista gastronomico. In un quartiere del genere, non poteva mancare un progetto sul caffè che, nel caso di Faro, si traduce in caffè specialty selezionati, metodi di estrazione alternativi e classici espressi realizzati a dovere. A curare gli arredi del locale, la giovane architetto Laura Iacomini, che insieme ai due soci ha scelto di riproporre nella Capitale lo stile delle caffetterie nord europee contemporanee, minimal ed essenziale, basato tutto sul legno e linee nette. Gli spazi all'interno del locale sono pensati per dare al cliente la possibilità di consumare la propria bevanda al bancone oppure più comodamente ai tavolini, dove è possibile restare a lavorare, leggere, studiare, godersi una pausa pranzo in completo relax, proprio come accade in tutti i bar stranieri.
A coadiuvare l'intero progetto, Dafne Spadavecchia, esperta di comunicazione e organizzatrice di eventi per diverse agenzie internazionali, che accompagnerà i due soci all'inizio di questo percorso.
Il caffè
I chicchi scelti sono quelli di Rubens Gardelli, pluricampione italiano di tostatura e marchio di garanzia per il caffè italiano di ricerca, dalla sua miscela Cignobianco a tutti gli altri monorigini, da gustare in filtro o in espresso. E poi quelli di The Barn, torrefazione e caffetteria di Berlino che lavora solo con caffè specialty e che sarà presente da Faro per circa un mese. Ma la carta dei caffè è destinata ad ampliarsi, con altri marchi italiani e stranieri che si alterneranno nel menu di mese in mese: da Ditta Artigianale a Le Piantagioni del Caffè, dal Bugan Coffee Lab al Workshop, Tim Wendelboe e molti altri ancora. L'unico caffè sempre presente in carta è quello di Gardelli, che sarà – come tutti gli altri – disponibile anche per la vendita. Da Faro è inoltre possibile acquistare le varie attrezzature per il brewing (estrazione con metodo filtro), dal v60 all'aeropress con tanto di bilance, filtri in carta e tutto il necessario per preparare a casa una bevanda ad hoc.
Ad accompagnare caffè filtro, cappuccini ed espressi, lieviti per la prima colazione e una proposta gastronomica contemporanea a cura di Lorenzo Gregori, giovane chef appassionato che negli ultimi anni si è fatto le ossa al C1B0 di Roma, e che nella nuova caffetteria porterà piatti espressi veloci e sfiziosi, adatti per la pausa pranzo o il momento dell'aperitivo.
Faro debutta sabato 17 dicembre 2016 e sarà aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle 7 alle 19.
Faro | Roma | via Piave, 55 | dal 17 dicembre 2016
a cura di Michela Becchi