Pane crudo. È possibile, realizzato come i mattoni dell’antico Egitto: grano germogliato macinato, impastato ed essiccato al sole. O a una temperatura inferiore ai 50°. Lo realizza Monica Maggio, la titolare dell’azienda agricola Il Feudo di Zocca (MO) già famoso per la produzione di uova da galline di razze antiche allevate libere e per le carni di animali da cortile al pascolo e cacciagione vera, oltre che per la marmellate da varietà dimenticate dimenticata e frutti di bosco selvatici. Monica e Maurizio, suo marito, si sono ora incamminati sulla strada dell’alimentazione naturale e salutistica, sposando il vegetarianesimo e per quanto possibile il crudismo sulla scia degli studi del professor Colin Campbell e dei risultati del suo The China Study, libro cult del vegetarianesimo e dell’alimentazione senza proteine animali. Così, oltre alla marmellata cruda e senza zuccheri estranei alla frutta – il cui metodo di produzione al momento è tenuto top secret – i due hanno messo in produzione il Pane Esseno, fatto cioè alla maniera degli Esseni, antica popolazione mediorientale dedita al crudismo e al misticismo cui – dicono alcuni – sembra sia appartenuto anche Gesù. È una chicca (nella foto, il Pane Esseno ai pomodori e alle olive), una novità che vi anticipiamo per introdurre uno dei temi affrontati nel prossimo numero del mensile Gambero Rosso dedicato al Pane di filiera, pane d’autore firmato da fornai e contadini che seguono tutto il processo produttivo dal seme alla cottura.
Sul Gambero Rosso di maggio – in edicola a fine mese – troverete infatti le storie di diverse aziende che producono un ottimo pane di altissima qualità da grani autoctoni e antichi, oltre agli indirizzi dei negozi in cui acquistarlo.