Il convegno dei terrapiattisti di domenica 19 novembre ha fornito più di uno spunto di riflessione. All’Hotel Saint John di Roma, un centinaio di persone da diverse parti d’Italia si sono riunite – molte altre erano collegate via Zoom – per discutere del movimento che ha intenzione di diventare una vera religione. Che coinvolge anche l’alimentazione.
Una mela al giorno, e il dolore scompare
Una mela al giorno toglie il medico di torno. Ma per i neomondisti – così si definiscono – toglie anche i dolori mestruali e addirittura quelli del parto. A patto che si tratti dell’unico alimento ingerito nell’arco di una giornata: una sola mela alle 19 in punto, nient’altro. “Avremo le nostri leggi, i nostri tribunali, le nostre scuole, saremo uno Stato nello Stato” ha dichiarato Gabriele Ceracchini, leader del convegno e neomondista convinto.
Hanno fatto le cose per bene, i terrapiattisti, che hanno messo in vendita il loro manuale per arrivare a un’alimentazione perfettamente in linea con i principi del neomondismo. Si passa attraverso diverse fasi, fino ad arrivare a nutrirsi di una sola mela al giorno, uno stile che secondo questa aspirante religione permetterà alle donne di non soffrire più durante il ciclo mestruale, e nemmeno durante il parto. Dormire? Sì, ma non troppo, bastano 4 ore di sonno a notte.
Insomma, quella proposta del neomondismo è una forma di melarismo portata all’estremo. Perché esiste anche questo, il melarismo, un’alimentazione di sole mele, versione aggiornata del più noto fruttarianesimo, che comprende invece anche gli altri frutti. In questo caso, però, si parla al singolare: una sola mela al giorno, per chi crede nel movimento, è sufficiente.