La notte del 24 dicembre, Babbo Natale si prepara ad un lungo viaggio intorno al mondo, trasportando regali per milioni di bambini. Ma prima di partire, c'è un compito che non può mancare: gustare i cibi lasciati dai piccoli in segno di gratitudine per il suo duro lavoro. Ogni nazione ha la sua tradizione culinaria, e il rito di lasciare qualcosa da mangiare per Babbo Natale è tanto diverso quanto le tradizioni natalizie di ogni Paese.
Gli Stati Uniti: latte e biscotti, ma non solo
Dove c'è Babbo Natale, ci sono anche i biscotti. Negli Stati Uniti, i bambini americani preparano i classici biscotti al burro di arachidi, accompagnati da un bicchiere di latte, mentre delle calze, appese al camino, sono pronte per essere riempite di piccoli regali. Ma attenzione, qui Babbo Natale non dimentica di lasciare anche del carbone per i bambini più cattivi.
La Germania e la figura di Christkind
In Germania, la figura di Babbo Natale lascia il posto a Christkind, un angelo portatore di doni che simboleggia lo spirito del Natale. Ogni anno, i bambini tedeschi scrivono lettere a Christkind, che misteriosamente spariscono durante la notte, assieme agli zimtsterne, dei biscotti alla cannella a forma di stella, lasciando al loro posto regali e sorprese.
Danimarca e il budino di riso
In Danimarca, la tradizione di lasciare una ciotola di risengrod, un budino di riso ricoperto da una noce di burro, è un vero e proprio rituale. La leggenda vuole che, se dimenticato, Babbo Natale possa arrabbiarsi, quindi i bambini sono molto attenti a non trascurare questo gesto. Il budino di riso, simbolo di abbondanza e calore, rappresenta anche un augurio per il nuovo anno, ma non dimentichiamoci della leggenda: un piccolo disguido, e Babbo Natale potrebbe farti qualche "dispetto".
La tradizione inglese e l'immancabile sherry
In Inghilterra, Babbo Natale è accolto con una fetta di mince pie (pasticcini ripieni di marmellata di frutta e spezie) e un bicchiere di sherry o di latte bollente, per scaldarsi dopo il suo lungo viaggio. Ma la vera protagonista del Natale britannico è la mince pie, un piccolo scrigno di pasta frolla, da gustare insieme a una bevanda calda per affrontare la notte fredda.
In Italia
In Italia, Babbo Natale si fa sentire la notte della vigilia, con abbondante latte e biscotti ad aspettarlo vicino al comignolo del salotto di casa. Mentre i bambini italiani si addormentano con la speranza di trovare i regali sotto l’albero, la tradizione natalizia prevede anche un omaggio dolce per il personaggio che porta i regali. Ma un altro personaggio, la Befana, prende il suo posto il 6 gennaio, portando tantissimi dolciumi di cioccolata. Ma sembra che in entrambi i casi, tra nord e sud della Penisola, cambi la bevanda da servire ai due; nelle regioni a nord, è usanza lasciare un piccolo bicchiere con rum o vin brulè, mentre nelle regioni del centro-sud, si predilige una grande tazza di latte.
La Svezia e il calore del porridge
In Svezia, la figura di Tomten, uno gnomo che porta i regali, è una delle tradizioni natalizie più radicate. I bambini svedesi, per ringraziare lo gnomo assieme alle sue renne-aiutanti, lasciano una ciotola di porridge, con una generosa noce di burro al centro. Questo piatto, che risale alla tradizione contadina, è simbolo di ospitalità e di riconoscenza per il duro lavoro degli gnomi durante l'anno. La leggenda narra che il porridge era lasciato per gli spiriti benevoli che aiutavano nei campi durante l’inverno, e Babbo Natale, come Tomten, non può fare a meno di accettarlo, magari insieme a una buona tazza di caffè.
Altre merende da tutto il mondo per Babbo Natale
In Argentina, invece, dove i bambini lasciano le scarpe fuori dalla porta sperando che siano piene di regali, assieme ad acqua, carote e fieno per aiutare le renne e gli elfi. In Australia, invece, dove il Natale cade in piena estate, i bambini lasciano una birra ghiacciata per Babbo Natale, mentre in Irlanda c'è sul tavolo della cucina la classica sheperd's pie (una torta di carne di manzo tipica) e -ovviamente - una pinta di Guinness.