La confetteria artigianale che prepara i migliori cuberdons del Belgio

26 Feb 2025, 15:28 | a cura di
Nel paese delle Fiandre c’è una chicca a forma di cono, ripiena di succo di lampone, che dovete assolutamente provare

Tra i ricordi più originali da portarsi a casa durante un viaggio in Belgio, oltre ai famosi cioccolatini e alle rinomate birre belghe, ci sono i cuberdons. Mai sentito prima questo nome? Non vi preoccupate perché in realtà li conoscono quasi solo i belgi che sono contenti e fieri di tenersi per loro questo prodotto 100% squisitamente locale.

(foto di Cuberdons Léopold)

Cosa sono i cuberdons?

Deliziosi da osservare e gustosi da mangiare, i cuberdons sono delle grandi caramelle color cremisi a forma di cono, ripiene di succo di lampone la cui origine, contesa, è intrisa di mistero e la cui ricetta artigianale è, ancora oggi, gelosamente custodita da pochi pasticceri esperti. Quello che è certo è che questi gustosi bonbon furono inventati in Belgio nel XIX secolo, sotto il regno di Leopoldo I, quando il Paese ottenne l'indipendenza.

(foto di Cuberdons Léopold)

La prima leggenda

Fiamminghi e valloni non sono d’accordo sulla loro origine. I primi dichiarano che i cuberdons siano originari di Bruges o Gent, i secondi invece li ritengono nati a Liège (uno dei principali centri della Vallonia, la regione francofona del Belgio). Persino i bruxelloises, gli abitanti della capitale, si prendono il merito della creazione di queste sfiziose caramelle. La leggenda più diffusa, però, sostiene che i cuberdons o neuzeke -piccolo naso, in olandese- siano stati creati da un sacerdote residente nella regione di Bruges. Da qui l’altro soprannome delle caramelle: bonnet de curé, cioè berretto del prete. A sostegno della loro origine fiamminga, c’è anche il fatto che la parola olandese kuper significa cono, come appunto la forma dei bonbon.

(foto di Cuberdons Léopold)

La seconda leggenda

Una seconda leggenda, vuole invece che un farmacista di Gent avrebbe sviluppato questa caramella per puro caso nel 1873. All’epoca, i medicinali venivano presentati ai pazienti sotto forma di sciroppo. Dopo aver gettato un preparato terapeutico nella spazzatura e averlo lasciato lì per una decina di giorni, il farmacista si rese conto che si era formata una crosta e che l’interno, invece, rimaneva liquido. Il cuberdon, dunque, sarebbe stato inventato accidentalmente nel tentativo di trovare una soluzione alla conservazione dei medicinali.

(foto di Cuberdons Léopold)

I Cuberdons Leopold

Un vero cuberdon ha una delicata crosta esterna che scoppia dolcemente in bocca per rilasciare lo sciroppo. Oltre al lampone, che dona alla caramella il caratteristico colore rosso-violaceo, l’altro ingrediente fondamentale è la gomma arabica, raccolta dalla linfa degli alberi di acacia. Oggi la ricetta originale dei cuberdons la conoscono solo pochi artigiani belgi. Tra questi, i pasticceri della confetteria Cuberdons Léopold, una delle più rinomate del Belgio. I loro prodotti sono realizzati con materie prime 100% naturali, rigorosamente selezionate per il loro alto grado di qualità e autenticità. <<Una dozzina di anni fa, abbiamo deciso di ridare vita al cuberdon originale. Col passare del tempo questo dolcetto un tempo raro e unico era diventato un prodotto industriale che si poteva trovare ovunque, di tutti i colori e profumi. Noi ci siamo impegnati per far rinascere il bonbon della tradizione, quello che conoscevano i nostri nonni e bisnonni>>, racconta David Decroix, proprietario e amministratore della confetteria Cuberdons Léopold.

L’importanza dell’artigianalità

La creazione di un Cuberdon Lépold richiede pazienza, savoir faire e la padronanza di un’alchimia perfetta che non ammette alcuna imperfezione. Occorrono 7 giorni per dare vita a ciascun delizioso cono zuccherato. Il processo produttivo si sviluppa in sei fasi: la creazione di stampini monouso con polvere di amido naturale, la preparazione e la cottura dello sciroppo, la fase di riempimento degli stampini, la seccatura, la sformatura manuale e, infine, la rifinitura individuale di ogni cuberdon. In ognuna delle sei fasi, la mano dell’uomo e il rispetto della tradizione sono fondamentali per ottenere un prodotto gustoso, dalle giuste dimensioni, meno zuccherato di quelli commerciali, dalla crosta fine e il cuore morbido. Insomma, un vero cuberdon.

Per info: Cuberdons Leopold

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