La leggenda narra di uno strano personaggio, fra il 1700 ed il 1800, tra i due rami del lago di Como, nel piccolo paese di Canzo. Stregone, alchimista, guaritore ed erborista era a tutti noto come Scannagatta. Lo Scannagatta sperimentava, mescolava, inventava, studiava le giuste proporzioni che rendessero le sue ricette un toccasana per chi ne avesse necessità. Fra le prime c'era un liquore giallo paglierino, il Vespetrò Speciale, preso in prestito niente meno che dall’omonimo francese (non speciale) probabilmente durante la dominazione Napoleonica di inizio ‘800. Sorseggiato anche da Stendhal, ebbe grande successo a fine secolo sino al termine della produzione che avvenne nel 1991. Una famiglia di imprenditori locali mantiene fortunatamente le ricette e una produzione minima finché, nel gennaio 2024 si costituisce una nuova società, la Nuova Scannagatta Srl che acquista i marchi e le ricette, riportando in vita il prodotto.
Estratto dell'Almanacco Italiano del 1899
La storia del liquore medicinale celebrato sin dall'Ottocento
Il Vespetrò Speciale ha un gusto deciso ma fresco grazie anche all’elevato grado alcolico (40%), che lo rende ideale servito da solo come base per interessanti mix dal sapore antico. L’anice, il coriandolo e i semi di finocchio sono solo alcuni dei molti ingredienti, tutti ben evidenti. Nella prestigiosa guida Baedeker del 1859 viene citato come una delle peculiarità di Canzo. La Guida Curti, targata 1872, ben lo descrive nella "Escursione trentesima", la Vallassina, come “liquore che arieggia la charteruse di Grenoble”, mentre l’Almanacco Italiano del 1899 lo descrive come "un profumato liquore finissimo da dessert" premiato all’Esposizione Generale di Torino dell’anno precedente. Nella prima edizione della Guida gastronomica d'Italia del Touring Club Italia (1931), inoltre, viene citato come un liquore medicinale tipico di Canzo e ufficialmente prodotto tipico della Lombardia insieme ai Nocciolini, dolcetti a base di nocciole (di cui erano ricchi i boschi che circondano il paese), zucchero e albume serviti dalle pasticcerie Ponti e Citterio (una e due torte sulla guida Pasticceri e Pasticcerie 2025). La storia dello Scannagatta e della nascita del Vespetrò Speciale, peraltro, è stata appena musicata e cantata dal gruppo folk comasco Menagrama.
Estratto della guida Baedeker del 1859
L'Amaro del Ghisallo nato in onore della celebre vittoria di Fausto Coppi
La Nuova Scannagatta, ad oggi, ha anche riportato alla luce un prodotto degli anni ’50, un amaro nato per omaggiare una delle salite ciclistiche più famose del mondo, all’apice della quale c’è un piccolo santuario, il Santuario della Madonna del Ghisallo. Tale luogo è ben noto agli appassionati di ciclismo dopo che la Madonna del Ghisallo fu proclamata da Papa Pio XII nel 1946 come Patrona dei Ciclisti. L’Amaro del Ghisallo nasce il 24 ottobre 1948 dopo una magica vittoria di Fausto Coppi. L’Airone non sarebbe nemmeno dovuto partire in quel Giro di Lombardia, ma lo sconto a una sospensione lo vede al via. Al rifornimento di Asso, Coppi scatta e vola via. Imprendibile, migliora il record della salita che parte da Bellagio di quasi due minuti, passando rapido tra due ali di folla impazzita proprio sul Ghisallo.
Le nuove bottiglie dell'Amaro del Ghisallo e del Vespetrò Speciale
La vittoria, con oltre 80 chilometri di fuga solitaria, porta nuova ispirazione nel liquorificio Scannagatta ove si decide di produrre un liquore ad hoc, dedicato alla famosa salita. Fatto con sole erbe del Triangolo Lariano, questo amaro dal sapore ben bilanciato può essere un buon fine pasto o un accompagnamento al dessert. Entrambi i liquori sono nuovamente distribuiti nelle province di Como, Lecco, Varese, Milano e Cremona, e si trovano in vari bar lombardi. Infine, fra gli aspetti più interessanti, la Nuova Scannagatta ha ereditato una quindicina di antiche ricette del liquorificio originale, e inaugurato una sezione “Mixology”, ipotecando un promettente futuro per questa nuova realtà.
