Commercio mondiale in ripresa nel 2015. L'Italia primo produttore

19 Apr 2016, 16:20 | a cura di

L'analisi dell'Oiv conferma gli Usa primo consumatore. L'Italia raggiunta al terzo posto dalla Germania, ma dopo anni di decrescita il mercato italiano rivede il segno più. 


L'Italia guida la ripresa, prima per produzione

Segnali positivi dal mercato mondiale del vino, che nel 2015 vede aumentare la produzione, i consumi e gli scambi internazionali. L'Oiv (Organisation internationale de la vigne et du vin) rileva una crescita della produzione di 5,8 milioni di ettolitri (+2,2%) che porta il totale a 274,4 milioni di ettolitri, grazie soprattutto al contributo dell'Italia, primo Paese produttore con quasi 50 milioni di ettolitri, seguito da Francia (47,5 mln/hl) e Spagna (37,2 mln/hl). Terzo anno a buoni livelli produttivi per gli Stati Uniti (22,1 mln/hl), crescita del Cile e calo di Argentina, Sudafrica e Cina.

 

E i consumi tornano a crescere

Ma è sui consumi che arrivano le note particolarmente positive per l'Italia. Dopo anni di costante calo si rivede il segno più, anche se è prematuro affermare che il +0,3% registrato nel 2015 a 20,5 milioni di ettolitri possa significare una ripresa vera e propria. Nel complesso, l'Oiv stima un consumo di 240 milioni di ettolitri nel 2015, in crescita dello 0,4%, ovvero 0,9 mln/hl in più sul 2014. Dall'inizio della crisi finanziaria del 2008, i consumi globali risultano stabili e ancora lontani dai livelli del 2007/2008 (250 mln/hl). Gli Usa si confermano il primo consumatore di vino, con 31 mln/hl, seguiti dalla Francia (27,2 mln/hl) e dall'Italia, raggiunta al terzo posto dalla Germania (20,5 mln/hl), che segna un +1,1%. Lieve aumento dei consumi sul mercato cinese (nel 2015 a 11 mln/hl).

Il vigneto mondiale perde circa 7 mila ettari e si attesta a 7,53 milioni di ettari, un dato pressoché costante da tre anni. Spagna (1 milione di ettari), Cina (0,82 mln/ha, inclusi i vigneti per uve da tavola), Francia (0,78 mln/ha) e Italia (0,68 mln/ha) sono nelle prime posizioni per potenziale viticolo. Questi quattro Paesi detengono assieme alla Turchia il 50% del vigneto mondiale. Nel lungo periodo (2000-2015), l'Oiv, con il suo direttore Jean-Marie Aurand, rileva un trend in calo per le superfici vitate europee, per quella turco e quella iraniano, una stabilizzazione di quella statunitense e dei Paesi dell'emisfero sud del mondo, e la crescita costante della Cina, la cui superficie è passata dal 3,9% del 2000 all'11% del 2015.

Buon aumento degli scambi internazionali che nel 2015, secondo Oiv, crescono del 10,6% raggiungendo i 28,3 miliardi di euro, a fronte di un aumento anche a volumi del 1,8% a 104,3 milioni di ettolitri. Il primo Paese esportatore in quantità è la Spagna che detiene il 23% del mercato. A valore, guida la Francia (8,2 miliardi di euro), seguita dall'Italia (5,35 mld/euro). Questi due Paesi detengono rispettivamente il 29% e il 19% delle quote a valore. Terza è la Spagna con 2,6 mld/euro.

 

a cura di Gianluca Atzeni

 

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