Italiani tradizionalisti, ma sempre più gourmet. E se è vero che i soldi sono fatti per essere spesi, capodanno è il momento migliore per farlo. La fotografia è stata scattata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) e ritrae un’Italia che, almeno a capodanno, ha voglia di svagarsi, ovviamente mangiando. Ed è proprio sulle intenzioni per il cenone di fine anno che il campione è stato intervistato, rivelando tre nette macro categorie, di cui due possono essere accomunate. Si tratta di quel 33,9% che consumerà il cenone presso la casa di amici o parenti e del 35,1% che lo farà a casa propria.
E se due italiani su tre sceglieranno le tavole domestiche, a suscitare l’attenzione è il restante 31% che andrà in un locale. Di questi il 74,3% si recherà, per il cenone, in un ristorante, il 19,1% in una discoteca e il 2% in un agriturismo. Comun denominatore sarà però l’offerta alla carta. Sarà, infatti, la più golosa a essere scelta a discapito della più economica. Rimane invariata la scelta, più soggettiva, di chi dichiara di voler optare per il miglior rapporto qualità/prezzo. Tra i criteri di scelta del locale dove festeggiare cenone e veglione, al primo posto per il cenone, compare la tipologia del menu (28,2%) seguito dal prezzo (19,3%) e dal locale che si frequenta abitualmente (17,4%). Per il veglione, invece, i discorso cambia: qualità dell’intrattenimento e prezzo occupano le prime posizioni (19,4%).
E il budget? Quello che si intende destinare alle festività dell’ultimo dell’anno si attesta soprattutto nella fascia di spesa tra i 50 e i 75 euro (43,9% per il cenone e 38% per il veglione). Solo l’8,5% dei rispondenti ha dichiarato che spenderà oltre i 150 euro per il cenone e il 5,6% per il veglione. La spesa media per il cenone è, quindi, di 85 euro. L’idea è di spendere, più o meno, come lo scorso anno (65,4% per il cenone e 73,9% per il veglione). Non manca, tuttavia, chi è intenzionato a ridimensionare il budget in modo lieve (20%) ed in modo più forte (10%). Solo in pochi sono intenzionati a spendere qualcosina in più rispetto al 2012.