Come la Kellogg’s aggira le misure del governo per contrastare l’obesità in Messico

22 Set 2023, 20:11 | a cura di
Continua lo scontro fra le autorità messicane e la Kellogg’s. Le misure del governo per contrastare l’obesità aggirate dalla multinazionale americana.

Non sembra risolversi lo scontro pluriennale fra il Messico e la Kellogg’s.

Dal 2019, le misure messe in campo dal governo Obrador per contrastare nel paese l’impressionante tasso di crescita dell’obesità (secondo solo a Stati Uniti e Nuova Zelanda) incontrano le continue resistenze della multinazionale americana e di altri colossi della Food Industry. La disputa raggiunge il proprio apice nel gennaio del 2022 con la confisca all’azienda di 380 mila confezioni di cereali per la presunta violazione della normativa vigente in materia di etichettatura degli alimenti, secondo quanto dichiarato dalle autorità messicane (COFEPRIS e PROFECO), per irregolarità sul packaging. Insomma: le confezioni non sono conformi a quanto previsto dalla legge perché non sono riportati zuccheri aggiunti o specifici edulcoranti, "le informazioni nutrizionali devono essere indicate in etichetta con caratteri chiari, visibili, indelebili e colori di contrasto" recita il regolamento NOM-051. Un passaggio fondamentale nella lotta a sovrappeso, diabete e altre patologie correlate, inevitabilmente legate alla povertà e al consumo di cibo ultra-processato (come  denunciato dall’OMS) cominciata nel 2014, con l'introduzione della Sugar Tax e continuato con l’obbligo, in caso di dolcificanti e ingredienti ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale (prodotti HFSS, ovvero High in Fat, Sugar and Salt), di apporre sull’imballaggio bollini neri di avvertenza quali “contiene edulcorantes, no recomendable en niňos”. Obbligo a quanto pare disatteso.

La strategia di Kellogg’s e delle altre multinazionali

Come rilevato dall’inchiesta recente di Stat News, sono diversi gli escamotage adottati dall’industria alimentare per aggirare i vincoli del governo o sfruttare i vuoti normativi nella legislazione messicana.

Kellogg’s, per esempio, per evitare di inserire in etichetta dati che possano influenzare negativamente la vendita dei suoi cereali da colazione, Froot Loops e “Zucaritas” (“Frosties” in Italia), ha sostituito il saccarosio (37 grammi ogni 100) con l’allulosio, un monosaccaride raro, reperibile naturalmente, dotato di un’incidenza calorica e glicemica minore e già approvato in altri paesi. Non classificato come dolcificante, pur essendolo. Risultato? La compagnia promuove i suoi cereali dichiarando “l’assenza” di zuccheri e attraverso l’immagine di Tigre Toňo e Sam El Tucàn, amatissimi dai più piccoli (pratica vietata in caso di HFSS).

Il marketing strategico di Coca-Cola e Kraft Heinz invece, ha trovato il modo di rendere meno evidente la segnalazione in nero degli eccessi, previsti per legge sulla faccia principale, progettando un packaging uguale su tutti i lati. Non è un caso che, in alcuni supermercati della Città del Messico, le confezioni siano state disposte sugli scaffali con il fronte rivolto verso l’interno, per ridurre il rischio che le informazioni disincentivino i consumatori dall’acquisto. Tra le altre industrie, Bimbo, con ingegno creativo, ha pensato di stampare i personaggi direttamente sull’impasto di un pancake ready to eat, in seguito confezionato con un involucro tutto trasparente. Viene messo così in risalto il disegno per nascondere ancora una volta le avvertenze di eccesso per la salute.

Lo scenario nazionale diventa globale

Le cause giudiziarie che coinvolgono Kellogg’s non investono solo la Corte Suprema della nazione ispanofona; di un anno fa, la controversia persa dal colosso americano nel Regno Unito che ha confermato l’entrata in vigore delle misure governative anti-obesità. Senza dimenticare che, negli U.S.A, si attende di capire se negli anni a venire la Food and Drug Administration possa adottare misure analoghe allo stato messicano. La FMI (Food Industry Association) ha già denunciato il fatto che una regulation federale simile sarebbe in violazione della costituzione degli Stati Uniti.

 

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