Cucina d'autore al Pigneto
Si rinnova il sodalizio tra gli spazi del CoHouse Pigneto e gli chef più rappresentativi della nouvelle vague romana e italiana (ma c'è anche qualche nome storico a fare capolino). Lo spazio polifunzionale di via Casilina Vecchia, a Roma, ha sempre manifestato una particolare sinergia con la cucina d'autore: un'opportunità in più per far vivere una sala che si presta a eventi e performance gastronomiche, che pur strizzando l'occhio al design industriale (il progetto, dalla fine del 2014, ha riqualificato gli spazi dell'ex mensa ferroviaria che sorgeva nei pressi della stazione Casilina, andando pure incontro a qualche intoppo burocratico, che mesi fa ha portato alla chiusura forzata, prima della riapertura ufficiale nella seconda metà del 2016) risulta estremamente gradevole e accogliente. Anche per l'ospitalità dimostrata in passato agli chef che hanno accettato l'invito a cucinare per un pubblico ben più trasversale – e a prezzi contenuti – rispetto alla clientela che servono ogni giorno. Ora CoHouse Pigneto si appresta a inaugurare una nuova stagione con tante iniziative culturali, gastronomiche e non, che intercettano anche la creatività di Giacomo Guidi e del suo Contemporary Cluster, tra esposizioni di arte contemporanea, artigianato di qualità, design, musica. E naturalmente food. Che nello specifico prenderà forma grazie al ciclo di cene coordinato dalla Cultivar Agency in veste di [con]:Temporary Kitchen.
Le cene, i protagonisti
La formula è quella che abbiamo imparato a conoscere in passato: volti noti della ristorazione nazionale chiamati a cucinare per una o più sere per gli ospiti del CoHouse. Con la possibilità, inedita, di dialogare con artisti e progetti creativi in corso. Ad aprire i giochi sarà Giulio Terrinoni, protagonista il 3 e 4 febbraio con un menu degustazione a 55 euro che è diretta emanazione del bel lavoro svolto nell'ultimo anno da Per Me (Due Forchette del Gambero Rosso e una Stella Michelin), tra una Tartelletta con baccalà mantecato, cipolla fondente ed erbe bruciate e una Cernia porchettata con purè di cavolfiore e croccante di capperi. Nelle settimane successive e nei mesi a seguire il calendario degli appuntamenti si affollerà di nomi celebri, espressione della migliore cucina d'autore capitolina e non solo. Giocano in casa Francesco Apreda dell'Imago all'Hassler, Roy Caceres da Metamorfosi, Anthony Genovese dal Pagliaccio, Kotaro Noda di Bistrot64, Adriano Baldassarre da Tordomatto, Alba Esteve Ruiz, chef di Marzapane, Oliver Glowig, che la sua nuova dimensione l'ha trovata tra le mura del Mercato Centrale alla stazione Termini. Ma i rinforzi arriveranno da tutta la Penisola, a cominciare da Enrico Mazzaroni, che negli ultimi mesi si è prodigato per mantenere alto il ricordo del Tiglio ferito dal terremoto, e presto si cimenterà con l'avventura di Porto Recanati, significativamente ribattezzata Il Tiglio in Vita. Anche lui cucinerà per gli ospiti del Cohouse, come Igles Corelli, i Pellegrino Bros di Lecce, Gianni Lettica, Rosanna Marziale, Pietro Penna, Luca Abbruzzino, Nino Rossi. Per un massimo di 90 coperti prenotabili ogni sera. Con un po' di lungimiranza c'è posto per tutti. Intanto vi anticipiamo il calendario di febbraio e marzo:
Febbraio
Giulio Terrinoni, 3-4
Pietro Penna 10-11
Enrico Mazzaroni 17-18
Gianni Lettica 24-25
Marzo
Adriano Baldassarre 3-4
Francesco Apreda 10-11
Cohouse Temporary Restaurant | via Casilina Vecchia, 96/c | per info e prenotazioni 346 2735632
a cura di Livia Montagnoli