Ci sono dei packaging che hanno fatto scuola, segnando un prima e un dopo nel mondo dell’industria italiana. Soprattutto quella alimentare che, in quanto a confezioni, ha molto da raccontare, dalle forme più iconiche come quella dell’Ovetto Kinder, con tanto di finto tuorlo in plastica dentro, all'eleganza delle lattine targate Pastiglie Leone. Ora tocca a voi votare il vostro preferito.
I packaging italiani in mostra a Bari
A raccogliere 20 esempi dei prodotti meglio incartati della storia è Saperi visibili: un secolo di packaging del made in Italy, mostra in scena dal 4 al 28 novembre 2023 allo Spazio Murat di Bari, in occasione della seconda edizione della Biennale dei Racconti di Impesa. Cent’anni racchiusi in 20 celebri scatole, bottiglie, involucri, con un’altissima presenza di cibo, merendine in primis.
Accanto agli snack più celebri, poi, si trova lei, mostro sacro del packaging italiano, Sua Maestà la Coccoina, la scatola in alluminio più amata dai nostalgici. Ma a dominare la scena sono i prodotti alimentari, come la mitica Coppa del Nonno, la tazzina in plastica marrone con il gelato al gusto caffè, oppure le confezioni di pasta Barilla.
Dal Campari Soda al Bacio Perugina
A rappresentare il team delle bevande, il Campari Soda, con la bottiglia in vetro smerigliato disegnata da Fortunato Depero nel 1932. Capitolo a parte lo merita Pastiglie Leone, con la scatola di caramelle più famosa di sempre, un’azienda che anno dopo anno continua a mettere in campo packaging innovativi ed edizioni limitate. Immancabile, poi, il Bacio Perugina, l’invenzione di Luisa Spagnoli in principio chiamata “cazzotto” per via della forma, e poi ribattezzata in maniera più elegante dal socio della Perugina Giovanni Buitoni.
Saperi visibili: un secolo di packaging del made in Italy - Bari - Spazio Murat - Piazza del Ferrarese, 13 - dal 4 al 28 novembre 2023 - spaziomurat.it/
