Basta un’ora su uno dei gozzi colorati che solcano i laghi di Ganzirri, a Messina, per fare un’esperienza che non si scorderà mai più. La forza della natura, la potenza dell’acqua ti catturano e ti inchiodano alle storie di questi personaggi antichi che ti portano a caccia di vongole. No, non si scorda facilmente la raccolta delle vongole sullo Stretto di Messina di cui i cocciulari (cocciula è la vongola) vantano una lunga tradizione di allevamento: reddito, ma anche orgoglio e identità.
Ganzirri, oasi di biodiversità
I Laghi di Ganzirri sono una vera oasi di biodiversità, una “riserva orientata” nel grande areale naturale di Capo Peloro. I pescatori della Cooperativa Lago grande, qui, continuano il lavoro che i bisnonni iniziarono nei primi del Novecento, dopo le bonifiche dei Borboni, prima, e degli inglesi, poi. Passare una mattina con loro è un’esperienza unica: in un’ora di navigazione nelle pacifiche acque dei laghi messinesi, prima si scopre l’origine di queste aree umide tra Tirreno e Ionio, dall’equilibrio estremamente delicato e poi si entra in azione, con scafandri per accedere alle secche dove crescono tre tipi di vongole (la verace, la rizza e la fimminedda che è una tipologia di tellina), utilizzando gli antichi coppi, gli strumenti di pesca del cocciularo. Sulle caratteristiche barche a remi i cocciulari raccontano le antiche e fantasiose leggende che ammantano la narrazione sulla nascita del villaggio di Ganzirri.
La leggenda dell'Atlantide siciliana
Una di queste ha per protagonista l’affascinante e misteriosa città sommersa di Risa, per molti l’Atlantide siciliana. I cocciulari, però, sanno benissimo che la carne è debole e che chi li ha ascoltati per tutto questo tempo hanno il desiderio e la curiosità di assaggiare il sapore e la fragranza di queste vongole cotte nelle ricette tradizionali. Saranno loro a spedirvi nelle migliori insegne sul lungolago. Non ve ne pentirete.
Lillo e Andrea Mangraviti - 348 165 7304 - 329 073 1431