Claudio Gatti cede l’attività: “Basta focaccia dolce, dedico più tempo alle gare”

26 Lug 2023, 13:42 | a cura di
Il celebre pasticciere, intervistato da Horeca News, ha dichiarato di voler lasciare la famosa pasticceria di Tabiano Terme, aperta nel 1988

Il pasticcere Claudio Gatti ha costruito pian piano la sua fama, affermandosi come uno dei grandi protagonisti italiani del mondo della lievitazione. Merito di una verve instancabile, di competenze non comuni e di ricette perfette, di un'attenta osservazione dell'evoluzione del gusto. La sua celebre focaccia dolce è ormai conosciuta in tutto il mondo, grazie a un lavoro certosino, tanto studio e l'utilizzo di lievito madre e ingredienti di prima qualità.

Claudio Gatti e la decisione di lasciare

Ho ceduto la pasticceria perché mi sto dedicando molto di più all’Accademia Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano”, ha dichiarato il Maestro a Horeca News. Più tempo per l'insegnamento quindi, ma anche la scelta di dedicarsi alla preparazione per le competizioni internazionali: “Soprattutto sessioni di allenamento per quello che si prospetta come un grande mondiale per l’Italia. Davide Malizia è il preparatore atletico della squadra italiana, e detta ritmi serratissimi fin da ora per gli allenamenti. Io sono stato scelto per essere il caposquadra". Non si tratta quindi di un periodo di riposo dopo anni passati sulla cresta dell'onda con il suo celebre locale, ma "piuttosto sono interessato alla libertà di fare ciò che più mi diverte e mi rende felice".

La focaccia di Claudio Gatti conosciuta in tutto il mondo 

La “Focaccia dolce”, un lievitato del tutto simile al panettone, è il risultato dell'uso di farine biologiche macinate a pietra, del lievito madre e dell'attenzione allo zucchero e all'apporto calorico, ma soprattutto di tanto studio sulle materie prime che la compongono. Si tratta del suo prodotto di punta, proposto tutto l’anno, nelle varianti più originali: si va da quella con ottimi "pezzettoni" di pesche, albicocche e ananas canditi, alla variante agli agrumi di Sicilia passando per quella con le gocce di cioccolato e pere, alla birra, ai grani antichi, in versione esotica al tè verde (con ananas, mango e papaya) o quella ai dieci zuccheri naturali.

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