La campagna olearia
Con il 20% in più rispetto allo scorso anno il Molise riprende a pieno ritmo la sua capacità produttiva attestandosi su circa 2.900 tonnellate di olio. Fioritura e allegagione sono state buone e, nonostante le non perfette condizioni climatiche successive, hanno permesso il pieno recupero rispetto allo scorso anno. Parliamo di un territorio dove la cultura olivicola rappresenta il tessuto storico e paesaggistico della regione e la presenza di splendidi oliveti ultracentenari delinea la bellezza e la ricchezza agricola di questo territorio. Negli ultimi anni si è delineata sempre più la volontà di affermarsi a livello nazionale, puntando sulla qualità. Sono evidenti infatti l’impegno e gli investimenti che tanti imprenditori hanno impiegato al fine di seguire il filone delle nuove tecniche di raccolta e tecnologie estrattive; senza dimenticare l’attenzione che è stata rivolta al marketing. Quello su cui forse si dovrebbe lavorare di più è il fatto di fare sistema, di organizzarsi in una rete che permetta di affrontare le criticità future e competere con mercati sempre più internazionali.
I migliori oli del Molise premiati con Tre Foglie 2020
I migliori oli della raccolta 2019 delineano un quadro regionale fatto di grandi conferme. Parliamo di aziende in grado di fare scuola in termini di qualità e che costantemente si impegnano per tenere alta la bandiera del Molise sia per quanto riguarda l’olio sia per molti altri prodotti agroalimentari.
Uno dei punti di riferimento molisani in fatto di olio, anche a livello storico, è l'azienda di Marina Colonna, un’affascinante proprietà a San Martino in Pensilis costituita da una antica masseria circondata da 160 ettari di tenuta di cui 55 dedicati ai 1.800 ulivi. Ogni anno ci abitua a risultati eccellenti e anche in questa raccolta non ha fatto eccezione con il suo Monocultivar Peranzana, un elegante fruttato medio dalle verdi note di pomodoro, rucola, mela e mandorla. A seguire troviamo Principe Pignatelli, una delle più antiche famiglie nobiliari della Penisola che, con la sua produzione attiva fin dal 1669 nella zona di Monteroduni, ha sempre messo l’agricoltura in cima alle sue attività. Negli ultimi anni sul fronte olivicolo sono stati fatti molti e grandi passi avanti grazie anche alla sempre maggiore attenzione in fase estrattiva. A sorprenderci quest’anno è stato il Classico, delizioso blend di Ogliarola garganica, Paesana bianca e Paesana nera, che regala sensazioni verdi e persistenti di rucola, erbe aromatiche, erba, pepe e un bel finale balsamico.
A Termoli, nell'agro di Colletorto, troviamo un altro gigante dell'olivicoltura molisana. Giorgio Tamaro è titolare di una realtà ultracentenaria, su carta esiste nientemeno che dal 1900. Proprio questo legame viscerale con la sua terra lo ha portato a puntare tutto sulla qualità che le varietà autoctone possono offrire. È infatti il suo Colle D'Angiò Monocultivar Rumignana Bio a raggiungere il massimo punteggio: pomodoro, rucola, erba, pepe e tocchi balsamici ne caratterizzano la trama aromatica.
Tra le più giovani realtà molisane troviamo Trespaldum, nata nel 2007, ma subito in grado di farsi notare sia dentro che fuori i confini regionali. A Mafalda sono disseminati i terreni di proprietà che in totale contano 40 ettari di cui 12 olivetati. La Gentile di Mafalda è la cultivar regina di queste terre ed è anche la varietà più presente sulle 3.000 piante aziendali. Le drupe vengono poi trasformate nel frantoio aziendale sotto l’occhio vigile del titolare Giuseppe Mastrangelo. Ed è proprio il Monocultivar Gentile di Mafalda a prendere le Tre Foglie grazie a un profilo sensoriale estremamente verde e accattivante caratterizzato da foglia di pomodoro, rucola, erbe aromatiche, mela e mandorla.
- Marina Colonna - Monocultivar Peranzana | marinacolonna.it
- Principe Pignatelli - Classico | oliopignatelli.com
- Giorgio Tamaro - Colle D'Angiò Monocultivar Rumignana Bio | oliotamaro.it
- Trespaldum - Monocultivar Gentile di Mafalda | trespaldum.com