Nell’eterno duello tra panettone e pandoro, vince il torrone. Sempre e comunque. Al cioccolato, friabile alle mandorle o alle nocciole, morbido o ricoperto: per chi non sa scegliere tra i due grandi lievitati delle feste, il torrone è una garanzia.
La classifica dei torroni bianchi da supermercato
L’Italia vanta delle produzioni artigianali di grandissimo livello, ma come sempre occorre fare affidamento anche sul supermercato: abbiamo allora assaggiato 5 torroni industriali bianchi friabili alle mandorle. Niente private label, niente nocciole, pistacchi, coperture o variazioni morbide: il risultato di questa degustazione alla cieca è stato sorprendente, perché a vincere è stato un marchio che è arrivato per la prima volta sul tavolo d’assaggio, ed è anche il meno costoso di tutti: solo €2.49, circa la metà rispetto alla media dei torroni testati (i cui prezzi variano dai €2.69 di Vergani ai €6.30 di Sperlari).
I migliori e peggiori torroni bianchi da supermercato
1 - Millefiori
La confezione recita, semplicemente, torrone mandorlato: rischiavamo quasi di non notarlo, tra i packaging più sgargianti impilati sugli scaffali del supermercato, e ci saremmo persi la scoperta industriale dell’anno. Un torrone sincero, dal gusto equilibrato, friabile, con profumi che ricordano l’infanzia e una bella nota di miele (ingrediente fondamentale del torrone bianco, che però non abbiamo ritrovato negli altri). Ricorda un po’ lo zucchero a velo, la dolcezza è sicuramente marcata ma nel complesso risulta pulito, onesto, un classico torrone da supermercato degno di essere portato sulla tavola delle feste in famiglia. Peccato solo per la poca presenza di mandorle, veramente troppo poche; bonus, invece, per il prezzo conveniente.
Voto: 64.5/100
2 - Vergani
Non male la performance di Vergani, dall'aspetto opaco, di colore avorio intenso e con una buona percentuale di frutta secca. Il profilo aromatico è tutto spinto sulla dolcezza, con sentori più industriali di vanillina e aromi chimici, che per fortuna non coprono l’odore delle mandorle. Il palato tutto sommato è equilibrato, nonostante un sentore di anice non proprio coerente con il prodotto. Un degno secondo classificato che però guadagna un primato non troppo felice: è il più stucchevole di tutta la serie.
Voto: 58/100
3 - Sperlari
Così ricco di mandorle, alla vista, questo torrone promette bene: peccato, però, che l’odore non sia dei migliori, con sentori chimici fin troppo pronunciati che ricordano le caramelle industriali e le merendine. Poco rassicurante anche l’assaggio, con un finale amaro dato dalle mandorle troppo tostate (forse appositamente per bilanciare la dolcezza del resto? In qualunque caso, per noi funziona ben poco). Non benissimo, poi, la consistenza: i torroni bianchi risultano sempre un po’ appiccicosi, ma questo li batte tutti.
Voto: 45.7/100
4 - Pernigotti
Un bel colore avorio luminoso, con mandorle pelate in buona quantità, una buona struttura omogenea che invoglia all’assaggio. Non male neanche all’esame olfattivo, con lontane note di miele d’acacia, confetto e mandorla; la delusione arriva al morso, con sentori di cannella non proprio piacevoli, di industria dolciaria, spezie indefinite che coprono tutte le altre sensazioni. Un palato chiuso, stantio e polveroso fa scendere di molto il punteggio finale.
Voto: 43.8/100
5 - Sorelle Nurzia
Al taglio è il migliore, semplice da affettare, l’aspetto è preciso, ordinato, con una buona presenza di mandorle pelate. L’aroma è dolciastro, sa di caramella, ma anche la nota di mandorla emerge bene, anche se a prevalere sono gli aromi agrumati chimici, un po’ finti. Un sentore che si ritrova anche al palato, con un gusto eccessivamente dolce che ricorda le caramelle gommose.
Voto: 40.4/100