Restaurant & Bar Design Awards 2019. Premi per i ristoranti di design
C'è spazio anche per l'Italia nel parterre dei premiati all'ultima edizione dei Restaurant & Bar Design Awards, che a Londra, da più di dieci anni, assegnano riconoscimenti a bar e ristoranti d'autore. In lizza, locali ideati da studi di architettura di tutto il mondo, selezionati da una rosa di 70 Paesi e progettati nei contesti più disparati, tra musei e aeroporti, food truck e pop up, stazioni ed edifici futuristici. Ed è ancora una volta Daniela Colli a portare l'Italia sul palco. Già premiata in passato per i progetti realizzati a Firenze (in stazione) e Roma su commissione del gruppo Vyta, l'architetto di base a Roma ottiene un nuovo attestato di stima per il lavoro su Liòn, ristorante nel cuore storico della Capitale che colpisce subito per la stravaganza di certe soluzioni architettoniche e l'uso coraggioso di materiali e colori saturi, contrapposti al razionalismo di un edificio di epoca fascista.
Liòn a Roma è il Miglior ristorante di design d'Europa
È questo gioco accurato su colori, materiali e forme sinuose che vale a Liòn il premio come Miglior ristorante europeo di design (in gara c'era anche il Noma), che porta lustro anche alla committenza del gruppo Tridente Collection, dei fratelli Emidio e Fabrizio Pacini (proprietari pure del vicino Pantheon Iconic Rome Hotel, dove la cucina è affidata a Francesco Apreda). Il ristorante disegnato al pian terreno di un palazzo storico di largo della Sapienza, del resto, ha già conquistato, con la sua esuberanza cromatica e stilistica, pagine e copertine su testate specializzate e riviste di design.
Ma si segnala anche per il riuscito connubio tra cucina e cocktail bar – agevolato dalla progettazione degli spazi, col bel bancone turchese e ottone che taglia la sala in tutta la sua lunghezza – rispettivamente affidati a Luca Ludovici (con la supervisione di Apreda) e Antonio De Meo.
I premi nel mondo. Da Beirut a Johannesburg
Nel mondo, invece, la giuria dei Restaurant & Bar Design Awards incorona due nuovi vincitori assoluti di categoria: in Sudafrica, a Johannesburg, arriva il titolo per il Miglior ristorante di design, che spetta ad Alice & Fifth; mentre è a Beirut il Miglior bar di design, e si chiama Spine. Il Supper club sudafricano, progettato da Tristan Plessis Studio, stupisce con materiali preziosi dal fascino antico – marmi, stucchi, pelli e velluti – calati però in un contesto moderno, con ingegnose soluzioni d'arredo e cura per i dettagli più minuti. Regalando un eclettismo d'insieme che deve aver positivamente impressionato la giuria. Nella capitale libanese, invece, Spine (di Gatserelia Design), è un cocktail bar decisamente futuristico, con vista mozzafiato sulla città, al dodicesimo piano di un edificio affacciato sul lungomare.
I progetti più curiosi
Tra i progetti più particolari che riportano a casa un premio, segnaliamo, per la categoria fast casual, il Colicci Kiosk di Mizzi Studio, al Green Park di Londra; per la categoria architettura sostenibile, il suggestivo Nido di Arquitectura de Interiores a San Josè del Cabo, in Messico, che simula un accogliente nido circondato dall'acqua; per la categoria caffetteria internazionale, Cardboard a Mumbai, con pareti, tavoli, sedie e arredi completamente realizzati in cartone grezzo pressato. E poi la Brasserie 2050 di Amsterdam nella categoria pop up. Mentre c'è un po' di Italia anche nel premio attribuito alla più convincente identità di brand, dall'altra parte del mondo, a Melbourne: è la bakery Italian Artisans della famiglia Nicolini – emigrata alla fine degli anni Sessanta in Australia – ad aggiudicarsi il riconoscimento per l'originalità del progetto grafico che identifica il locale conosciutissimo in città per i suoi panini farciti con prodotti in arrivo dall'Italia.
Tutti i premi dell'edizione 2019
a cura di Livia Montagnoli
foto di apertura di Alberto Blasetti