Saranno le settecentesche sale del Real Castello di Verduno e, tempo permettendo, i rigogliosi giardini che lo circondano, a ospitare la rassegna Cinematografo Artigiano. Tre serate, che prenderanno il via giovedì 13 giugno, durante le quali verranno proiettati tre docufilm dedicati a un eccezionale trio di “langhetti” doc. «Il Real Castello è aperto agli ospiti come albergo e ristorante dal 1953, ha quindi alle spalle una lunga storia di accoglienza» spiega Elisa Burlotto che, insieme alla figlia Alessandra Buglioni di Monale, gestisce la splendida dimora storica alle porte delle Langhe. «L’idea di ospitare un rassegna cinematografica dedicata ai personaggi che hanno fatto la storia della nostra regione si inserisce nel nostro più ampio progetto di valorizzare il territorio servendoci di tutte le eccellenze piemontesi: dai piatti della tradizione ai nostri pregiatissimi vini, passando alla presentazione di alcune inedite opere d’arte che impreziosiranno le tre serate della rassegna “Cinematografo Artigiano”».
Una serata per Beppe Colla, visionario dell’enologia di Langa
Protagonista della prima proiezione, Beppe Colla, personaggio visionario della storia dei vini da Langa. “Un innovatore conservatore” – questo il titolo della pellicola di Bruno Murialdo – ed erede di una lunga tradizione vinicola di famiglia che ha rivoluzionato l’enologia di Langa contribuendo alla stesura dei disciplinari di produzione e anticipando nei suoi vini il concetto di cru. Ma non solo cinema, prima della proiezione, durante l’aperitivo, verranno presentate “Le Bulle” di Beppe Siliprandi e Maurizio Di Dio: dei pezzi artistici, dei decorati contenitori d’alluminio, che per l’occasione diventano boule da ghiaccio. A seguire la cena a cura della resident chef Alessandra Buglioni di Monale e di Bruna Colla che insieme prepareranno un menu dai forti rimandi piemontesi, come la toma e ricottina fresca, miele e noci, ma anche gli gnocchi al ragù di fave e piselli, il coniglio a tocchi con rosa di patate e, a chiudere, un frittura dolce con semolini e amaretti. Pezzo forte della serata, i vini della Cantina Poderi Colla: l’Alta Langa Extra Brut Pietro Colla 2020, ottenuto da Pinot Nero e Nebbiolo, il Riesling Ranera 2020 (Langhe Doc) un riesling renano piantato negli anni ’80 fresco e agrumato nel primo anno, che sviluppa in seguito i classici sentori complessi del vitigno. Non mancherà il Barbaresco Roncaglie Riserva Beppe Colla 2015 dedicato a Beppe e prodotto solo nelle grandi annate in quantità limitata, e, a chiudere, il Vermouth Bonmè, un vino dolce aromatizzato seguendo la ricetta di famiglia dove il Vermouth è nella sua formulazione originaria 100% a base di mosto di uva moscato.
Un film e un menu in memoria di Cesare Giaccone
Durante la seconda serata della manifestazione, prevista per il 19 luglio, ad andare in scena sarà “Cesare Giaccone, un genio”, un docufilm di Bruno Murialdo incentrato su un altro personaggio simbolo della ristorazione langhese. Giaccone, infatti, non solo ha saputo promuovere la cucina langarola fuori dei confini regionali, ma è anche stato in grado di portare in pellegrinaggio enogastronomico, nella sua minuscola Albaretto della Torre, star hollywoodiane come Robert de Niro che - come vi abbiamo raccontato ha affrontato ben 22 km di curve, partendo da Alba, per provare gli iconici piatti di Cesare (come i plin nel brodo di bue o la mitica polentina). A chiudere la serata di fine luglio, una cena studiata dalla resident chef e dal figlio di Cesare, Filippo Giaccone, che offriranno un menu composto da melone con salumi, baccalà mantecato, risotto alla Cesare, arrotolato estivo di faraona e zabaione dal polsonetto con torta di nocciole. In abbinamento alle portate, i vini della Cantina Paolo Saracco e della cantina Olek Bondonio Cascina La Berchialla.
Bruno Murialdo, dalle Langhe al Sud America
L’ultima serata è in programma per il 10 ottobre, quando sarà lo stesso Bruno Murialdo al centro di “Bruno, un racconto”, pellicola firmata da James Spellman. Un docufilm che narra la storia di un fotografo che ha raccontato la Langa degli anni Settanta e la sua metamorfosi; che ha realizzato reportage su scrittori e registi e che, attraverso i suoi scatti, ha riportato la sua esperienza di italiano in Sud America. Ed è proprio al Sud America e ai suoi sapori che si ispirerà la cena che chiuderà la rassegna, “Gusti dal Sud America”, ideata ancora una volta dalla chef dell’Antico Castello di Verduno, Alessandra Buglioni di Monale