Cibus in Fabula
Di Cibus ne avevamo già parlato, così come di tutte le iniziative sviluppate all'interno dell'evento, dal Fuorisalone alla sezione dedicata ai prodotti halal, dai dibattiti ai colloqui B2B. Fra queste, Cibus in Fabula si propone di coniugare arte e cibo attraverso una mostra di 13 opere di street art realizzate da diversi artisti del panorama internazionale.
A ideare il progetto, Felice Limosani, creativo multidisciplinare che, con il sostegno di Fiere di Parma, ha curato l'intera mostra. “Il futuro è in mano ai giovani: quale miglior mezzo per far passare concetti come responsabilità, sostenibilità, distribuzione delle risorse, rispetto della natura se non l'arte?”, ha commentato Limosani, che si ritiene “soddisfatto che questo messaggio riparta da Parma e dal polo fieristico, che da tempo affida ai linguaggi artistici più dirompenti e dissacranti il racconto del food”.
Le opere
Le 13 opere in esposizione erano già state presentate a Expo 2015 come un grande affresco di temi inerenti all'Esposizione: sostenibilità, internazionalizzazione e cultura gastronomica. Giappone, Irlanda, Spagna, Francia, UK, Russia e molti altri i paesi che hanno aderito al progetto in occasione della manifestazione. Si trattava, per l'esattezza, di 13 murales “remixati” in una video installazione con animazioni digitali. Il risultato? Un'esibizione artistica sulla facciata esterna del padiglione “Cibus è Italia – Federalimentare Expo 2015”.
Diverse le performance live di Cibus in Fabula, tutte riprese dal successo di Expo: “Picture of Health” di Limosani e Maser, coppia di artisti che ha scelto come tema la nutrizione e il benessere, “Communicating vessels”, di Limosani e Agostino Iacurci, ispirata al principio fisico dei vasi comunicanti secondo cui due contenitori messi in contatto attraverso un canale che li congiunge sono in grado di bilanciare i loro liquidi. Lo scopo di questo murales è quello di sottolineare l'importanza dell'equilibrio fra i popoli e della cooperazione tra Paesi del mondo per una redistribuzione bilanciata delle risorse.
Ma lo scopo dell'intera mostra è, oltre a quello di divulgare informazioni utili sull'alimentazione sostenibile, di contribuire alla battaglia di Oxfam per il diritto all'acqua. Le opere sono infatti in vendita in un'asta benefica nel cuore della città, presso l'Ospedale Vecchio.
a cura di Michela Becchi