Italia a tavola. Com'è cambiata
Le Tavole italiane ieri e oggi. C'è un modo migliore per raccontare usi e costumi del BelPaese se non fotografandone le abitudini alimentari, e l'avvicendarsi di gusti, riti e tendenze a tavola? Con questo proposito si muove la ricerca di Cibum Nostrum, che corre sulla linea del tempo per rappresentare e approfondire la celebrazione del desco, fulcro della vita familiare e sociale per secoli di storia della civiltà. Un excursus storico in pieno regola, dunque, che ricorre a documenti, fotografia, creatività artistica per raccontare l'Italia e il mondo alle prese con il cibo, in occasione della settimana che Milano dedicherà proprio al cibo e alla consapevolezza alimentare, oltre che alle eccellenze enogastronomiche e ai grandi protagonisti della ristorazione d'autore. La rassegna, nata da un'idea di Angelo Cucchetto e Serenella Scarpa Bulgari, è realizzata in collaborazione con l'Archivio di Stato di Milano e prenderà forma dal 5 al 13 maggio nell'ambito del ricco calendario di appuntamenti a tema offerti da Milano Food City. A Palazzo del Senato, storico edificio meneghino che ospita l'Archivio di Stato, saranno diversi gli spunti raccolti per restituire l'idea di un progetto dinamico e multidisciplinare, tra cibo, arte, musica, editoria.
La rassegna. Sculture, radici e pittura col vino
Si comincia con la disamina storica proposta dalle carte geopittoriche dedicate al cibo e ai prodotti italiani in arrivo dalla collezione De Agostini: l’esposizione racconta la tradizione alimentare italiana dal 1945 al 1960, illustrando nel contempo le attività di una famiglia di cartografi che ha dato un contributo fondamentale, non solo alla conoscenza della morfologia del territorio italiano e alla sua evoluzione, ma anche alla divulgazione e alla didattica della geografia fisica e politica.Ma ci sarà spazio anche per le opere dedicate al cibo di Silvano Bulgari, scultore in bronzo patinato, milanese di fama internazionale, che per l'occasione dialogherà nella sala affrescata del palazzo con gli scatti di Mario Lisi, fotografo pavese che interpreta le opere di Bulgari con foto di grande contrasto e intensità. E ancora il lavoro alla ricerca delle radici di Annamaria Fabbri, presente con To the Roots, un viaggio spirituale per le tavole d'Italia per scovare tradizioni e tipicità locali, ma anche curiosità legate al cibo da tutte le 110 province della Penisola. Elisabetta Rogai, invece, con il contributo di un professore di chimica organica, porta in scena dipinti realizzati con una tecnica pittorica insolita: l'EnoArte. L'artista fiorentina, in realtà, si ispira ai pittori dell'antichità, che di bacche, radici ed elementi naturali sfruttavano le proprietà coloranti: lei dipinge col vino. Pesach, invece, è il titolo del fotoreportage di Paolo Della Corte che immortala lo storico forno del Ghetto ebraico di Venezia, l'unico ancora aperto solo nel periodo che precede la Pasqua ebraica.
30 anni di Gambero Rosso
Ma porta il suo contributo anche il Gambero Rosso, che da trent'anni ripercorre e racconta la storia gastronomica d'Italia e del mondo. In mostra una trentina di copertine della rivista che nel 2016 ha spento 30 candeline, stampate in grande formato e proposte per valorizzare un trentennio di comunicazione del cibo italiano di qualità. Dal Gambero Rosso in arrivo anche una selezione di video dedicati alla cucina italiana d'autore. Si comincia il 5 maggio alle 11, con la tavola rotonda su Cibo, Arte e Musica con i protagonisti della rassegna e un excursus sul compositore gourmet Gioachino Rossini. A seguire l'aperitivo inaugurale con una selezione di vini del Gambero Rosso.
Cibum Nostrum | Milano | Palazzo del Senato, via Senato, 10 | dal 5 al 13 maggio | ingresso gratuito | www.shootfood.it
a cura di Livia Montagnoli