L'idea nasce da tante esperienze precedenti, non ultima quella realizzata al MART di Rovereto con l'obiettivo di raggiungere gli ospiti della comunità di San Patrignano. E poi ancora esperimenti, tentativi e semplici pensieri abbozzati su un foglietto conservato chissà dove. Ma oggi prende forma e la consistenza è tutt'altro che impalpabile. Si chiama Soup Opera, il nome richiama al progetto francese di qualche anno fa che vide i creatoriChristophe Barrier e Frédéric Clemencon inventare un programma per bambini in cui ortaggi e frutti prendevano vita grazie alla stop motion animation. L'obiettivo è quello di comunicare l'arte attraverso il cibo. D'altronde nella manifestazione artistica, nella scultura o nella pittura, c'è la stessa ricerca, lo stesso studio e spesso anche lo stesso metodo che sta alla base della preparazione di un piatto, che sia d'alta cucina o della tradizione popolare. Paola Buzzini ne è l'ideatrice e realizzatrice. Portare il cibo all'interno dei luoghi deputati all'arte, rompere quel silenzio inerte che caratterizza molti musei. Non si tratta di una deflagrazione di sapori e odori che irrompono nella calma di un luogo che offre soprattutto stimoli visivi. L'idea di Paola Buzzini non è quella di stravolgere, ma di unire.“Spesso, quando vedo un'opera d'arte penso a un piatto”, ci ha detto. “Ad ogni artista abbino una ricetta, mi è successo con Rodin. Al contrasto tra la durezza del marmo e la morbidezza delle forme ho associato una meringa in crosta di nocciole. Per prepararla ho studiato gli ingredienti, così come fece Rodin per le sue opere. E poi vari tentativi, sino ad ottenere il risultato sperato: una crosta dura esterna che racchiudesse la friabilità della meringa, con tutta la sua dolcezza. È questo, in sostanza quello che faccio per me e per gli altri”. In poche parole Soup Opera rende onore ad un artista coinvolgendo i sensi che fino ad oggi erano esclusi dalla fruizione dell'opera come l'olfatto e il gusto. L'opera d'arte diventa così un'esperienza inedita.
Soup Opera è comparso per la prima volta al PAC, il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano, portando la cucina nella mostra 'Vite in transito' di Adrian Paci. Paola Buzzini, insieme a Paola Nicolin, curatrice della mostra, hanno preparato un piatto ispirato al lavoro dell'artista albanese: panelle in transito verso nord. E l'avventura ha altre tappe in programma, ma questo è un piatto che verrà servito al giusto momento.
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