“Ciao, sono Hiro”. Si presentava così, al primo giorno negli studi televisivi, lo chef giapponese che tutti gli spettatori di Gambero Rosso Channel hanno imparato a conoscere e apprezzare, decretando il successo del suo programma sul canale 412 di Sky. Quella striscia dedicata al suo modo di intendere la cucina, nel rispetto di una passione respirata nella cucina di casa, a Nara, sin da bambino. Poi la rivoluzione della tradizione gastronomica europea che negli anni Ottanta si affaccia in Giappone, l'accademia di cucina, la prima esperienza in un ristorante italiano di Osaka, le stelle e il viaggio in Italia, a 29 anni. Al fianco di Massimiliano Alajmo.
Il resto è storia nota: la trasmissione Ciao, sono Hiro, nata quasi per gioco e trasformatasi in un format credibile, divertente e molto seguito. Un italiano non sempre perfetto, una simpatia disarmante e tanta abilità in cucina, da cui sono banditi i fornelli. Sì, perché Hirohiko Shoda ha voluto proporsi al pubblico “a mani nude”, lo strumento principale per entrare in contatto con ingredienti sempre freschi e di stagione, percepirne il flusso e creare un'immagine nella mente, per realizzarne una ricetta. Non utilizzare il fuoco non significa non cuocere. Ma sperimentare nuove tecniche in alternativa alla cucina tradizionale, presentando ricette poco elaborate che preservino il gusto del prodotto, nella sua nudità.
Ora le ricette a cottura zero di Hiro confluiscono in un libro che riassume la sua gioia per la cucina, tante foto colorate e niente regole per l'impiattamento. Un libro divertente e semplice com'è lo chef giapponese, dedicato a tutta la famiglia e in tutte le librerie dal prossimo 5 marzo, quando Hiro sarà presente presso lo Spazio Sky della Galleria Alberto Sordi di Roma per incontrare i suoi fan e autografare il libro. Appuntamento alle 17.30 (fino alle 19.30) per trascorrere un pomeriggio diverso e scoprire le sorprese di Ciao, sono Hiro.
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