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Ciao, il nuovo alimentari di Vicolo San Celso
Un alimentari, un ritrovo di quartiere, un melting pot e un laboratorio di sperimentazione. Ciao, è tutto questo, un contenitore i cui confini si stanno ancora delineando ma con un’anima ben precisa, quella dei due fratelli Addari che a giugno hanno aperto questo alimentari atipico, un’eccezione nella scena romana. In pieno centro, in Vicolo San Celso, Enrico e Daniele hanno aperto questo alimentari versatile che ha molte facce e non si limita al banco e al frigo ma si propone come spazio da vivere insieme, soprattutto durante gli eventi che prendono vita una o due volte a settimana. Così la piazzetta su cui affaccia si popola e l’alimentari diventa lo scenario in cui ospitare diverse realtà romane, italiane e internazionali per unire cibo, vino, musica e arte.
La musica, gli schermi e gli eventi
“Il posto l’ho trovato per caso” racconta Daniele, 33 anni, che aveva in mente di far partire un progetto che sentisse suo dopo aver avuto tante esperienze in Italia e all’estero negli ultimi anni. “Ho contattato il proprietario di un locale in affitto tramite un annuncio e lui per sbaglio mi ha inviato le foto di questo in Vicolo San Celso e mi è piaciuto da subito”. Effettivamente Ciao si trova in un luogo particolare: incastrato tra due vicoli tra Castel Sant’Angelo e Via dei Coronari, affaccia su uno slargo sottratto alla calca del centro, dove si respira un’aria poco metropolitana “ci sono momenti in cui sembra di stare in una piazzetta di un borgo del centro Italia”. Basta fare pochi passi, però, per ritrovarsi di nuovo in mezzo a Corso Vittorio Emanuele nel flusso di turisti, che non sono il target del locale: “Il nostro è un posto dove gli amici si possono ritrovare per bere una birra o una bottiglia in tranquillità”.
All’interno una postazione dove mettere la musica, quattro grandi schermi da utilizzare per le istallazioni visive e, forse, per qualche progetto da realizzare in loco: “Abbiamo spazio al piano di sotto ma non è accessibile al pubblico, stiamo pensando di invitare degli artisti a lavorare lì e utilizzare delle telecamere per farle vedere nei quattro schermi del locale”. Finora sono stati organizzati più di dieci eventi curati da Enrico, che ha una grande passione e un passato in un collettivo musicale; tra gli ospiti – anche internazionali – c’è stato il sassofonista di Chicago Chad Kouri, Sincasa, Frisson e Beat Soup, ma i due fratelli hanno anche portato Ciao in trasferta da Faro Caffè Specialty – tre chicchi nella Guida Bar d’Italia – nell’ottica di creare sinergie tra realtà diverse ma interconnesse.
Il banco, le birre e i vini naturali
“Campari Soda e Peroni non possono mancare” racconta fiero Enrico, 34 anni, che ci tiene a sottolineare che oltre all’ampia offerta di birre artigianali e vini naturali nel frigo c’è sempre spazio per due grandi riferimenti dei bar popolari. Ciao è un posto che nel suo manifesto ha la semplicità e scelte come queste lo rendono ancora più chiaro, nonostante l’offerta di birre, vini e prodotti da banco sia frutto di un grande lavoro di ricerca. “Sono realtà che abbiamo conosciuto nel tempo libero e durante il lavoro” racconta Enrico che ha un passato da Fischio, il chiosco di Piazzale degli Eroi, un altro riferimento in fatto di proposte semplici che puntano sulla riscoperta dello stare insieme negli spazi aperti delle città. I vini sono tutti naturali o rifermentati e le birre in lattina, i prezzi sono da bottega.
Del banco invece si occupa Daniele, che è stato instradato da Rudy Ruggeri, proprietario di Bottega Pasolini – segnalata nella guida Roma e il meglio del Lazio 2023 – nel mercato rionale di Casal De’ Pazzi, protagonista del prossimo evento di venerdì 11 novembre. C’è la pizza bianca e rossa di Roscioli e una serie di prodotti di nicchia scelti tra piccole realtà per creare un’offerta che vuole allontanarsi dai meccanismi della grande distribuzione organizzata. L’ostacolo più grande che hanno dovuto affrontare finora i due fratelli è quello dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande che gli impone di fare particolare attenzione alle modalità con cui vendono i prodotti ai clienti e ha creato qualche problema durante gli eventi: “Il punto è che oltre al regolamento comunale e a quello del centro storico – spiega Enrico – dobbiamo sottostare anche a un terzo regolamento che tutela i patrimoni Unesco, quindi la situazione è poco chiara”.
Questo alimentari che non è solo un alimentari ha aperto meno di sei mesi fa e ha già un suo mood – leggero e divertente – che lo contraddistingue, anche se non è ancora chiaro quale direzione potrà prendere in futuro. Forse il bello è proprio questo.
Ciao – Roma – Vicolo San Celso 8 – aperto dal martedì alla domenica dalle 17 alle 22 – @ciao.roma
a cura di Maurizio Gaddi