A dieci anni di distanza da Cowspiracy, il documentario sul legame tra allevamenti intensivi e cambiamento climatico, arriva Christspiracy. È possibile essere credenti e giustificare il sacrificio animale per saziare la pancia? E soprattutto, in che modo le religioni legittimano atti violenti nei confronti degli animali commessi in nome di Dio? Se lo sono chiesti Kip Andersen e Kameron Waters, i registi dietro il progetto arrivato nei cinema statunitensi il 20 marzo 2024.
Christspiracy, il documentario sul legame tra animali e religione
Christspiracy: The Spiritualy Secret è il titolo completo del documentario che fa seguito a Seaspiracy, film che trattava il tema dell’insostenibilità della pesca, e What the Health, incentrato sugli effetti del consumo di carne sulla salute. Dopo gli Stati Uniti sarà la volta del Regno Unito, l’Irlanda, l’Australia, la Nuova Zelanda, Germania, Austria e Svizzera, mentre ancora non c’è una data certa per l’Italia.
Stavolta, i registi conducono «un viaggio filosofico per scoprire la verità nella relazione tra Gesù e gli animali» ha dichiarato Joaquin Phoenix, attore vegano che ha già lavorato con Andersen e Waters in passato. Un film che «esplora le risposte delle varie religioni del mondo, esponendo verità imperdonabili sulla crudeltà sugli animali in nome della religione».
Esiste un modo etico di uccidere gli animali?
Andersen e Waters hanno girato il mondo in cerca delle connessioni storiche tra mondo animale e religioso, scoprendo un insabbiamento vecchio di 2mila anni, che hanno definito «probabilmente la nuova scoperta più significativa su Gesù Cristo degli ultimi 2mila anni». Per il momento, preò, non ci sono spoiler circa questa rivelazione. La domanda da porsi guardando il documentario è una sola: può esistere un modo «etico» per uccidere altri esseri viventi? I registi hanno ben chiara la risposta. Ora, non resta che aspettare la proiezione del film.