Il Presidente della Regione Campania, è cosa nota, vorrebbe abolire i test per entrare a Medicina e ultimamente molti dei suoi video sono dedicati al tema. Ultimo quello dove De Luca ridicolizza le domande dei test, e una di queste (poi rivelatasi falsa) riguardava proprio l'inventore della Viennetta.
Dal 1946 a oggi la storia di Algida rappresenta praticamente la storia della società italiana, grazie anche a una rete di distribuzione capillare che arriva nei meandri più sperduti del Paese. Se ci pensate, il famoso cartellone con l'elenco dei gelati (che arriva pure a spiegare l'inflazione) sblocca i ricordi di ciascuno di noi, di estati lente italiane, che a pensarle oggi profumano di spensieratezza e speranza. Insomma, Algida, nata come gelateria artigianale a Roma (dal 1964 sotto la multinazionale britannica Unilever), è anch'essa un po' figlia del “miracolo economico italiano”, con il suo primo Cremino, il mitico Croccante, l'ancor più rappresentativo Cornetto o l'intramontabile Viennetta, dal fascino retrò che se la batte solo con le Bomboniere. Ma chi ha inventato la Viennetta Algida?
Viennetta nata per destagionalizzare il gelato
Nel sito di Unilever si legge che l'inventore della Viennetta è Kevin Hillman, responsabile dello sviluppo dei prodotti di Wall's Ice Cream (Algida in Inghilterra si chiama Wall's). È stato lui a ideare nel 1981 questo semifreddo composto da “morbido gelato alla panna e strati di cioccolato croccante”, registrato e lanciato dall'azienda nel '82 come specialità natalizia. In questi quarantun anni l'abbiamo vista in tutte le salse, dalle crème brûlée o tiramisù attuali, alla menta e vaniglia o fragola, mai arrivate nel mercato italiano, o ancora con strati di cioccolato più spessi (secondo l'azienda) e meno spessi (secondo alcuni aficionados), con una base di biscotto rimpianta da molti. A proposito di nostalgia e operazioni nostalgiche, la Viennetta è tornata negli Stati Uniti, dopo trent'anni di assenza, solo nel 2021; in linea con i vari tentativi da parte dell'industria alimentare (e non solo) di attingere alla nostalgia degli anni '90.