Vincenzo Guarino in Chianti
È un inizio d'anno movimentato quello della ristorazione d'autore italiana. Sono tanti gli chef che in vista della nuova stagione annunciano separazioni, si lanciano in progetti solisti, si spostano su e giù per la Penisola. Una delle mete predilette sembra essere la Toscana, che raccoglie i frutti dell'approccio piuttosto dinamico che serpeggia tra le file degli imprenditori locali. E allora ecco un trasloco eccellente come quello di Vincenzo Guarino, già chef dell'Accanto al Grand Hotel Angiolieri di Vico Equense (dove è rimasto negli ultimi quattro anni), che arriva (torna) al Castello di Spaltenna di Gaiole in Chianti per sostituire Francesco Borraccino, allievo di Antonio Guida. La separazione dalla proprietà dell'hotel campano è maturata in un clima di reciproca stima, come conferma un post su Facebook dello chef a seguito dell'ultimo servizio guidato lo scorso 2 gennaio. La spinta fondamentale? Il desiderio di rimettersi in gioco in una nuova, importante cucina, come quella del relais 5 stelle della campagna senese.
Domenico Cilenti a Firenze
Ma in Toscana, a Firenze, arriva anche un altro chef di origini meridionali, Domenico Cilenti dal ristorante Porta di Basso di Peschici (due Forchette e un bel punteggio di 83 sulla guida 2016), nel centro storico del suggestivo borgo a picco sul mare del Gargano. Lo chef sta lavorando alla realizzazione di un ristorante nei pressi dell'Arco di San Pierino, tra via dell'Oriuolo e San Pier Maggiore, proprio nel cuore del capoluogo toscano. Di certo, per ora, c'è solo il nome, Il Gourmettino, e qualche indiscrezione sul ristorante che sarà, con un grande bancone bar all'entrata, una cucina a vista affacciata su una delle due sale e una corte interna. Quel che è certo è che non bisognerà aspettare molto per sedersi alla tavola dello chef pugliese che ha fatto dell'approccio intelligente alle materie prime (quelle della sua terra) un vanto: sulla sua pagina Facebook Cilenti annuncia un'apertura imminente. Vedremo come adatterà la sua filosofia gastronomica – una cucina essenziale, sapori netti e puliti, cotture non violente e tante marinature - alle risorse del territorio toscano, o se preferirà portare un po' di Puglia a Firenze.
Poggi è pronto per la Locanda del Sole
Della rinascita del Sole di Trebbo di Reno, in quel di Bologna, ne avevamo parlato già l'estate scorsa. Guidata al successo da Marcello Leoni, la storica locanda emiliana è rimasta ad aspettare uno chef che potesse restituirle il lustro di un tempo e adesso il progetto anticipato da Massimiliano Poggi a Reporter Gourmet qualche mese fa si concretizza. Certo, chi si aspettava una semplice consulenza dello chef legato da 25 anni all'insegna del Cambio (nella periferia) di Bologna, sarà felice di ritrovarlo ogni giorno nella cucina di Trebbo. L'ultimo servizio alla guida del locale di via Stalingrado si è consumato qualche giorno fa, ma lo chef resterà comunque titolare dell'attività, impartendo direttive al nuovo chef, il suo secondo storico Daniele Benassi. I lavori alla locanda sono ancora in corso, ma regaleranno alla cascina anche uno spazio per l'ospitalità, con diverse camere per chi desidera pernottare nella campagna bolognese.
Torino e il Piemonte: Costa in Roero, Ivan Milani sulla torre di IntesaSanpaolo
Intanto, è pronto al nuovo debutto anche Flavio Costa, che dalla Liguria di Albissola si sposta in Piemonte, come anticipato l'estate scorsa. Lo chef arriva a Piobesi d'Alba, dove a febbraio prenderà servizio all'interno della Tenuta Carretta.
A riassumere le novità in vista per il 2016 della ristorazione torinese ci ha pensato Marco Trabucco sulle pagine di Repubblica; e la carne al fuoco è davvero molta. A cominciare dal grattacielo di IntesaSanpaolo, che ospiterà un ristorante d'autore all'ultimo piano con vista sul capoluogo piemontese. Qui arriverà il giovane di talento Ivan Milani, scuola Scabin, che dovrebbe essere già operativo in primavera. Mentre si sposta a sostituire Milani un'altra vecchia conoscenza della ristorazione torinese, Federico Allegri, che dal locale di Rivoli si sposta al San Quintino Resort di Busca.
Ma la città all'ombra della Mole dimostra di apprezzare l'intraprendenza dei giovani chef; lo anticipa Paolo Marchi sul sito di Identità Golose. A novembre Christian Milone e Giuseppe Iannotti si erano ritrovati ancora una volta con So Far, una panetteria gourmet, che dal 12 gennaio sarà anche bistrot. Mentre da maggio i due amici proporranno un caffè letterario con cucina in un palazzo liberty in via Mercanti.
Novità a Borgo Egnazia
E dal Piemonte arriva pure Domenico Schingaro, pugliese in prestito ad Alessandria, dov'era sous chef del ristorante I Due Buoi. Stavolta la corrente si inverte: dal Nord, lo chef torna nella sua terra, in qualità di executive chef del resort Borgo Egnazia, a Savalletri di Fasano, sotto la direzione di Andrea Ribaldone.
a cura di Livia Montagnoli