"I medici davano la mia carriera per spacciata, ora sono rinato". La storia dello chef disabile che fluttua in cucina

31 Ago 2024, 11:07 | a cura di
La tecnologia che permette a Peter Lammer di lavorare in un ristorante si chiama Standing Ovation e fa “volare” lo chef tra i fornelli

Pensando alla frenesia delle brigate di cucina, che secondo una magica quanto folle coreografia si muovono in spazi delimitati da fuoco e coltelli per far arrivare al pass piatti perfetti, l’idea di uno chef senza l'uso delle gambe è difficile da immaginare. Ma grazie a una tecnologia all'avanguardia, il cuoco austriaco Peter Lammer, divenuto disabile dopo un indicente, può continuare a lavorare nel suo ristorante, Johanneskeller a Salisburgo.

A 44 anni Lammer è stato vittima di un tragico incidente motociclistico che lo ha reso disabile. Nonostante i molteplici interventi chirurgici e lunghi anni di fisioterapia, non si è ripreso e non può stare in piedi autonomamente. I medici non gli hanno dato speranze. Eppure, lui non si arrende.

L'incontro che ha cambiato la vita dello chef

L'amico, Bernhard Tichy, falegname e alpinista titolare di una attività di zipline sulle Alpi austriache, gli lancia un'idea che gli cambia la vita: perché non creare un marchingegno per scaricare il peso dalle gambe? Al progetto hanno lavorato entrambi: un sellino fissato a una staffa metallica che pende dal soffitto, e che permette a Lammer di planare e ruotare nella cucina grazie a dei binari sopraelevati. Il dispositivo che fa fluttuare Lammer ha un nome più che appropriato: Standing Ovation. «Sono tornato a vivere», racconta dai fornelli del suo ristorante.

Johanneskeller è un elegante bistrot il cui menu propone piatti tipici austriaci. «Gli esperti avevano detto che non avrei mai più potuto fare un lavoro stabile», ha raccontato alla Reuters. «Dato il mio grado di invalidità dell'80% e le gambe troppo deboli per sostenere il mio peso, nonostante i dieci interventi chirurgici, ero rassegnato. Sapevo che anche la tecnologia più avanzata non mi avrebbe concesso di stare in piedi per lunghi periodi di tempo», dice Lammer. «Standing Ovation ha cambiato tutto e mi permette di lavorare dalle 40 alle 50 ore alla settimana. Ho riacquistato la mia autonomia, sono in grado di provvedere alla mia famiglia e sono di nuovo felice!».

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