La più antica rete di cuoche e cuochi amatoriali d'Italia che aprono le porte di casa a una clientela all'80 per cento straniera compie 20 anni. Il termine "Cesarina" è il nome comune che un tempo veniva dato alle massaie emiliano-romagnole. Quello dei ristoranti casalinghi è un progetto nato nel 2004 a Bologna come associazione culturale di protezione e trasmissione della cucina regionale attraverso ospitalità delle cuoche italiane domestiche. Il progetto nasce grazie all'iniziativa di Egeria Di Nallo, sociologa e docente, con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole e con la collaborazione dell'Università di Bologna. Cesarine nasce per far vivere agli ospiti un'esperienza culturale nel cuore della tradizione gastronomica italiana più autentica e per conoscere il territorio attraverso le storie di chi lo abita.
All'epoca della fondazione, le Cesarine erano solo una decina di esperte cuoche che offrivano cucina casalinga attraverso un servizio di "ristorante domestico". Per diventare parte della rete, ora le cuoche e i cuochi sono sottoposti ad un'accurata selezione per rappresentare la cucina tradizionale del proprio territorio. Senza nulla togliere alle loro competenze, c'è però da dire che alcuni prezzi delle cene sono un po' sproporzionati considerando che i cuochi e cuoche sono pur sempre amatoriali. Su Roma per esempio, per un aperitivo con maritozzi salati, supplì e deviled eggs, si pagano 95 euro a persona.
Home dining, un trend in crescita
Nel 2016 l'associazione è stata rilevata da Davide Maggi, imprenditore digitale, che ha applicato i criteri nella Internet economy a una realtà fino allora totalmente analogica. «Con Egeria di Nallo ci conosciamo da tempo - racconta Maggi al Sole 24 Ore -, è la docente di sociologia dei consumi con cui mi sono laureato». Lei gli ha dato carta bianca e da quel momento Le Cesarine hanno spiccato il volo. Tra i soci di Home Food Società Benefit figurano Davide Maggi e Finalca (famiglia Cazzola). Sito dedicato, marketing, attività di recruting e soprattutto una sostanziosa iniezione di capitali. Il primo round di finanziamento da un milione di euro.
Le Cesarine-Home Food si è concluso nel 2018: sono saliti a bordo imprenditori e manager del settore food, dall'amministratore delegato di Venchi Daniele Ferrero e Niccolò Branca, CEO e presidente dell'omonimo gruppo, a due investitori in startup come Emmanuel Osti, ex managing director di L'Occitane e Marco Airoldi, ex CEO di Benetton group. Oggi 1.500 cuochi e cuoche "per passione" formano la community Cesarine. Nel 2023 hanno accolto a tavola 48mila ospiti, +65% rispetto al 2022, raddoppiando il fatturato. «L'attività opera in un mercato mondiale che vale circa 130 miliardi, mezzo miliardo in Italia, unicamente digital», spiega Maggi «e si prepara a portare a termine un piano di acquisizioni a livello europeo che consentirà a Cesarine.com di diventare la prima piattaforma di food experience a livello internazionale».
Ma il successo è anche dalla parte dell'offerta. Ogni settimana si registrano decine di candidature spontanee per diventare Cesarine. Nell'ottica della sharing economy, le Cesarine e Cesarini sono potenziali "microimprenditori" a casa propria, per il quale la piattaforma digitale e la Community fungono da facilitatori di contatti con i clienti. Per diventare parte della rete Cesarine si paga una quota annuale. La legge sull'home cooking è ferma alla Camera dei deputati e priva quindi di codice Ateco. Cesarine.com va a colmare questo vuoto normativo con linee guida molto rigide, che i lavoratori si impegnano a seguire. Di contro, agli stessi, viene garantita copertura assicurativa e assistenza per l'ottenimento delle autorizzazioni sanitarie. Secondo una stima sul sito Cesarine.com a Roma una Cesarina può guadagnare fino a 950 euro al mese, mentre a Bologna fino a tremila euro al mese.
Chi sono i clienti
L'esperienza Cesarine attrae soprattutto una clientela internazionale, si parla di quasi 80%: statunitensi, canadesi, australiani, tedeschi, nord europei. Le mete più più richieste sono Venezia, Lago di Como, Firenze e in generale le località toscane; a seguire Le Cinque Terre, Costiera Amalfitana e le città d'arte. È un trend in crescita anche in Sicilia.
Quanto costa mangiare dalle Cesarine
L'invito a pranzo o cena nel home restaurant Cesarine dura 2-4 ore, e il prezzo per un menu a 4 portate con bevande parte da 65 euro a persona.Va notato che alcuni prezzi sono un po' alti rispetto alla qualifica dei cuochi e cuoche. Il prezzo cresce ulteriormente a seconda della durata, location e optional come lezioni di cucina o visite al mercato prima del pranzo, toccando i 129 euro a persona per una lezione di Pasta fatta a mano e piatti vegetariani a Bologna, e arrivando fino a 260 euro a persona per una cena di pesce a Milano. Per esperienze condivise con altri ospiti i prezzi invece partono da 30 euro a persona.