Più di 450 persone si sono ammalate in Spagno dopo aver bevuto e utilizzato acqua contaminata. I funzionari della sanità pubblica di Tarazona, nella provincia di Saragozza, hanno segnalato i casi dall’inizio di settembre e gli infettati hanno riportato sintomi tutto sommato lievi come diarrea e talvolta vomito e febbre. Le analisi commissionate hanno confermato la presenza del parassita Cryptosporidium nel fiume Queiles così come anche nei campioni prelevati ai pazienti.
I provvedimenti presi dalle autorità
Il personale del Comune e le autorità sanitarie stanno cercando di individuare la fonte e di capire come e dove si è verificata la contaminazione dell'acqua, in modo da poter eliminare il problema. Sono state contattate aziende e ricercatori di Madrid, Valencia e dell'Università di Saragozza, dove ci sono esperti di Cryptosporidium, per avere consigli sulle misure di controllo. Sono stati coinvolti anche agenti di protezione della natura del governo di Aragona e membri di SEPRONA della Guardia Civil. Le misure adottate dalle autorità per ora comprendono ispezioni in loco nei bacini idrografici, la pulizia dei serbatoi, la disinfezione di sistemi specifici e la valutazione di nuovi metodi e attrezzature per il trattamento dell'acqua. Nel frattempo alla popolazione è stato consigliato di non consumare l'acqua del rubinetto e di non utilizzarla per cucinare fino a nuovo avviso. Almeno 45.000 litri di acqua in bottiglia sono stati distribuiti ai residenti e alle scuole.
Come si manifesta il parassita quando attacca le persone
I sintomi del Cryptosporidium iniziano generalmente da 2 a 10 giorni dopo l'infezione con il parassita. Comprendono diarrea acquosa, crampi o dolori allo stomaco, disidratazione, nausea, vomito, febbre e perdita di peso e di solito durano da una a due settimane.