Cenare in Sicilia dentro castelli, grotte e antichi conventi: la guida del Gambero Rosso

26 Ago 2024, 14:19 | a cura di
Il patrimonio storico-archeologico siciliano si trasforma in strutture ricettive e ristorative. Le grandi sale di palazzi, castelli e ville diventano lo scenario storico ideale per accogliere gli ospiti a tavola

Cenare nelle sale di castelli medievali, tra arazzi, dipinti, cinta murarie dove un tempo, soldati e cavalieri si sfidavano in lunghe battaglie. O assaporare una pizza giù fino a 400 metri, nel cuore di una grotta centenaria incastonata in un parco archeologico. E poi ville, dimore settecentesche che diventano ristoranti, tra saloni affrescati e dipinti restaurati o antichi conventi che rinascono nello spirito dell’accoglienza monastica. È la Sicilia dell’antico splendore, l’isola che valorizza il suo patrimonio storico trasformandolo in ricettività e ristorazione. E che diventa cornice ideale per raccontare le storie legate al cibo.

Cenare in Sicilia dentro castelli, grotte e conventi

Incavò

Una grotta centenaria di 400 metri nel cuore della natura iblea e della zona archeologica del Parco Forza di Ispica - laddove c’era anche un palmento e oleificio -   si trasforma in una pizzeria. Incavò di Claudio Maucieri (due spicchi Gambero Rosso), continua con il filone dell’archeo-speleo gastronomia, già sperimentato con Caveau, la sua prima pizzeria all’interno dello scenario aperto e naturale della Cava di Ispica. Un panorama mozzafiato, incastonato in quello che è stato ribattezzato il “Grand Canyon siciliano”, dove la pizza di Incavò diventa un vero e proprio piatto. Tra ingredienti stagionali e locali, impasti sperimentali, si sugella il legame con il territorio e i suoi prodotti.

Strada Barriera - Zona Parco Forza, Ispica, Italy Facebook

Il Castello

Si erge fiero e maestoso, solido e imponente, il castello che il conte normanno Ruggero d’Altavilla fece costruire nel 1062 nel borgo di Petralia Sottana. In questa seconda vita, il maniero normanno è diventato una pizzeria e ristorante, mantenendo intatti la storia e il fascino dell’epoca normanna, grazie alla volontà della famiglia Calderaro, proprietari e gestori della struttura che è anche un albergo. Luca e Marco Calderaro, i giovani fratelli in sala e cucina, insieme alla madre Silvana e al padre Leonardo, si dedicano al ristorante e alla pizzeria, attingendo alle materie prime dell’azienda agricola di famiglia Masseria Sant’Elia e del territorio madonita. Molto studio e attenzione alla pizza, che ha il sapore genuino di un tempo ma con tecniche e impasti attuali. Merito di tecnica e ingredienti: dall’acqua di Geraci Sicula, preziosa sorgente madonita, al forno al legna alimentato con tronchi di ulivo. Tutte risorse che garantisco una cottura e una fragranza uniche.

Via Generale di Maria, 27 - 90027 Petralia Sottana Sito

Antico Convento dei Cappuccini

Lo spirito conviviale e naturale, il ritmo lento, l’essenzialità dei luoghi e della cucina, rivivono nel ristorante Cernobio-Osteria dei frati dell’Antico convento dei cappuccini, nelle sale di quello che fu il refettorio dei frati.  Costruito nel 1610, unico esempio di architettura prima del terremoto del Val di Noto del 1693, l l’Antico convento si affaccia sulla verde vallata dell’Irminio, nel cuore dei Giardini di Ragusa Ibla. La famiglia D’Amanti, che ha ristrutturato il convento credendo profondamente in questo progetto, ha mantenuto intatta l’architettura e lo stile tipico delle strutture monastiche del seicento valorizzando doppiamente lo spirito e l’autenticità del luogo con l’hotel “Ritiro con Vista”, ricavato dalle celle dove dormivano i frati, e la cucina del ristorante con i menù  "Dei Frati Pescatori" e i "Dei Frati Contadini", affidata all’executive chef Peppe Venezia e al resident chef Giovanni Bulbo.  Fiore all’occhiello è la Scuola di Alta Cucina Mediterranea Nosco, con il suo Centro studi e ricerca sull’enogastronomia siciliana. Una cucina didattica con sedici postazioni indipendenti che offre corsi professionali, amatoriali, corsi di cooking team building e corsi di specializzazione.

Giardino Ibleo, V.le Margherita, 41 - 97100, Ragusa Ibla (RG) Sito

Castello San Marco

Era il 1689 quando il Principe Gravina Cruyllas, appartenente alla famiglia Palagonia, la stessa che a Bagheria fece costruire la celebre Villa Palagonia, volle erigere questa dimora principesca nella costa ionica che da Catania guarda a Taormina. Mantenendo vivo lo spirito e il fascino regale, la famiglia Murabito ha trasformato questo gioiello di fine Seicento in un charming hotel che racchiude, come uno scrigno, il Ristorante Giardino di Pietra. Affidato allo chef Giuseppe Bonaccorso, il Giardino di Pietra è stato ricavato all’interno delle mura che circondano il palmento. Al fascino barocco si unisce la contemporaneità di una cucina che è prima di tutto sostenibile, con le materie prime dell’orto biologico del castello e la vocazione di una cucina siciliana capace però di guardare al futuro.

Via San Marco 40, Calatabiano (CT) - Sito

Castello Pensabene

Avvolto da leggende e storie, come in una favola, il Castello Pensabene è una fortezza medievale arrampicata nel piccolo e fascinoso borgo di Castroreale, in provincia di Messina, tra i monti peloritani. I marchesi Pensabene, proprietari dalla fine del Settecento, passano il testimone di secolo in secolo e arrivano fino all’ attuale generazione, con i fratelli Alessandro e Pasquale Pensabene al timone della gestione. Un maniero che accoglie, nelle sale austere ed eleganti, anche il ristorante. La cucina abbraccia lo spirito innovativo – ma non troppo – della nouvelle vague siciliana. Contemporanea quanto basta, radicata nel territorio, trova espressione nella creatività della brigata guidata dalla chef Maria Luisa Cutrupia.

Via Torre – Protonotaro, frazione di Castroreale (ME) - Sito

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