Dopo il Pandoro-Gate, ecco anche un Mascognaz-Gate per Chiara Ferragni. la cosa che non si capisce è come sia davvero andata la storia e se la influencer abbia davvero pagato la sua suite e quanto. Cosa non di piccola importanza, perché dall'analisi delle fatture e dei pagamenti si può stabilire se la scritta "no adv" (ovvero no pubblicità) sotto al suo video e ai suoi post sia lecita o meno. Tanto che il Codacons chiede di poter vedere le fatture: «A seguito dei tanti dubbi sollevati dai cittadini, abbiamo deciso di presentare una istanza d’accesso all’Hotellerie de Mascognaz, affinché fornisca i documenti circa il pagamento del soggiorno da parte della Ferragni, per capire la natura dei rapporti tra l’influencer e l’hotel e quale tariffa sia stata applicata all’imprenditrice digitale per i servizi fruiti».
Non solo: il Codacons ha anche denunciato che - al contrario di quanto rivelato dai portavoce della struttura - non c'è stato nessun aumento delle prenotazioni a seguito del post di Chiara Ferragni e che le stanze sono ancora per nulla esaurite nonostante l'hotel disponga solo di 28 unità abitative. «A seguito dei tanti dubbi sollevati dai cittadini - scrivono - abbiamo deciso di presentare una istanza d’accesso all’Hotellerie de Mascognaz, affinché fornisca i documenti circa il pagamento del soggiorno da parte della Ferragni, per capire la natura dei rapporti tra l’influencer e l’hotel e quale tariffa sia stata applicata all’imprenditrice digitale per i servizi fruiti».
La telefonata del Gambero
Quando dalla redazione del Gambero Rosso abbiamo chiamato l'Hotellerie di Champoluc, la manager che ci ha risposto al telefono ci ha assicurato che Chiara Feragni ha pagato e che avrebbero tranquillamente mostrato le fatture relative al suo soggiorno. Aggiungendo che una camera può costare dai 400 ai mille euro per notte. Il giorno dopo, i portavoce della struttura valdostana dicono invece al nostro Luca Fazzo che non avrebbero potuto mostrarci le fatture per "questioni di privacy". Anche se da Champoluc ci avevano già detto che l'influencer aveva pagato: quindi non c'era più nessun tipo di privacy da tutelare!
La denuncia del Codacons
Quindi: perché non mostrare le fatture? Tanto più che affermano anche di aver avuto un importante picco di crescita sia dei follower sui social che nelle prenotazioni. Fatto, questo, smentito dal Codacons che ha reso noti una serie di screenshot in cui si evidenziano le abitazioni libere e prenotabili ancora all'interno della struttura. «Nessun “effetto Ferragni” per l’Hotellerie de Mascognaz e nessun boom di prenotazioni per la struttura alberghiera - afferma l'associazione a tutela dei consumatori - Abbiamo provato ad acquistare un soggiorno presso l’Hotellerie de Mascognaz scoprendo che, nonostante la struttura disponga solo di 28 unità abitative, stanze e chalet nelle prossime settimane sono ancora libere e perfettamente prenotabili. Utilizzando, il 1° febbraio, i siti specializzati in prenotazioni alberghiere è emerso ad esempio che per un soggiorno delle date 5-6 febbraio 2024 sono disponibili diverse soluzioni (camera classica, camera superior, Junior suite, Suite, Suite presidenziale). Stessa cosa se si vuole soggiornare il 7-8 febbraio. Camere disponibili anche il 9-10 febbraio, e l’intero periodo che va dal 12 al 16 febbraio. Disponibilità di emergono anche nel periodo che va dal 9 al 22 marzo 2024. Lo stesso sito dell’hotel, nella pagina dedicata alle prenotazioni, conferma la possibilità di acquistare soggiorni nelle prossime settimane».
Molti particolari non tornano
Ma ci sono altri particolari che non tornano nella ricostruzione: la manager di Mascognaz, infatti, ci rivela di aver ricevuto la chiamata dalla direttrice di un altro albergo, mentre i portavoce delle due strutture smentiscono assolutamente la cosa. E, pur parlando di un personaggio così esposto come Chiara Ferragni, sostengono di aver "proposto solo in amicizia" la possibilità di soggiornare a Champoluc per l'influencer e i suoi due bimbi.
Pubblicità o no?
Tutte questioni che ci riportano alla domanda iniziale: la ferragni stava lavorando e onorando un "contratto" di sponsorizzazione? O era una semplice villeggiante? Ovvero: ha pagato un prezzo pieno per la suite? O ha avuto un largo "sconto" equivalente dunque a un "regalo"? Poi: se lei ha davvero pagato (ma quanto?) non ha poi ricevuto nessun "compenso" per il suo spoileraggio? Basterebbe mostrare le fatture (non certo segretate!) per dipanare il nodo. Ma il trincerarsi dietro al rispetto della privacy sicuramente non aiuta. Anzi. Vedremo se il Codacons riuscirà a vederle e a farcele vedere.