Caseifici Agricoli Open Day 2020. Le aziende che si possono visitare

30 Ago 2020, 13:58 | a cura di
Sull’onda del successo di cantine e frantoi, anche i caseifici agricoli hanno i loro open days. Una festa diffusa su tutto il territorio nazionale, giunta alla terza edizione, che quest’anno si svolgerà il 12 e il 13 settembre.

Le visite in azienda come nuova frontiera degli eventi gastronomici

Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. In quello che passerà alla storia come l’anno del Covid-19, con eventi e appuntamenti enogastronomici annullati in Italia e nel mondo, la tendenza è l’inversione di rotta. Nell’impossibilità di riunirsi e incontrarsi in fiere di settore, quest’anno si opta per le visite in azienda, contingentate, rigorosamente su prenotazione e con mascherina. Per necessità ma anche per piacere. Anche se a onor di cronaca, ormai è da tanti anni che vengono organizzate iniziative come Cantine e Frantoi Aperti, una scusa per spostarsi dalla città e andare in campagna, vedere dove nasce il cibo che consumiamo, assistere alla lavorazione, degustare, acquistare, respirare aria buona, perdere stress e caricarsi di energie positive. Sull’onda del successo di quanto avviene nel mondo del vino e in tempi più recenti dell’olio, anche i caseifici hanno i loro Open Days, in questa terza edizione il 12 e il 13 settembre. Un weekend in cui su tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alle isole maggiori, il formaggio viene visto nei luoghi in cui nasce, vissuto e assaggiato nel suo contesto e paesaggio, vicino agli animali che hanno prodotto il latte, alle persone che si sono presi cura di loro e hanno trasformato l’oro bianco in perle casearie.

Le aziende che partecipano a Caseifici Agricoli Open Day 2020

La festa dei Caseifici Agricoli Open Day è nata per ribaltare la situazione, invertire le rotte del cibo, dalla città alla campagna, e dare visibilità alle piccole aziende rurali a filiera chiusa. Alla due giorni possono quindi partecipare soltanto le realtà agricole che trasformano il latte dei propri animali, siano esse bovine, bufale, pecore o capre. “Il pascolo naturale non è un requisito richiesto, come pure il trattamento del latte” spiega Eros Scarafoni, titolare di Fontegranne di Belmonte Piceno (FM) e Presidente dell’Associazione Casare e Casari di Azienda Agricola, che dal 2002 raduna e mette in rete le fattorie che producono formaggi con laboratorio di trasformazione accanto alla stalla. “Ma con nostra grande sorpresa le aziende che hanno aderito all’Open Day nell’85% dei casi producono a latte crudo, quasi il 100% delle produzioni ovine proviene da pascolo naturale, moltissime realtà lavorano senza fermenti selezionati ma con quelli autoprodotti, latte innesto e siero innesto, che garantiscono la tipicità dei formaggi. Maria Maddalena dell’azienda En Barlet di Chiusa di Pesio, zona Castelmagno, nel Basso Piemonte, addirittura munge ancora a mano le sue pecore, capre e vacche. Sono questi i requisiti delle aziende che hanno risposto all’appello, in modo spontaneo”. Qui trovate la lista dei caseifici che partecipano.

Il programma e il sostegno al progetto “Una mucca per l’Africa”

L’evento è un’occasione per conoscere le aziende e relativi prodotti nel loro contesto, scoprendo l’intera filiera dal pascolo alla mungitura, dalla raccolta del latte alla lavorazione e all’affinamento dei formaggi. Un’esperienza didattica ma anche ludica, un’occasione per stare all’aria aperta, per acquistare i prodotti caseari all’origine e per fare un’azione di solidarietà: il sostegno al progetto “Una mucca per l’Africa”, sostenuto da CVM - Comunità Volontari per il Mondo, impegnata ad avviare due cooperative agricole e di allevamento in Etiopia. Non c’è un programma vero e proprio, e non è uguale per tutti. “Ogni azienda è libera di organizzarsi come crede, a seconda degli spazi e della creatività, ma ci sono elementi comuni” prosegue Scarafoni, “come Viaggio nell’assaggio, momento di degustazione con almeno 3 tipologie di formaggio, accompagnate da pane e un calice di vino del territorio. Poi sarà l’azienda a coinvolgere eventualmente un esperto del settore, per esempio Onaf o Slow Food”.

Il concorso fotografico

Nel programma è previsto anche il concorso fotografico “Cheese, Please!”. Partecipare è semplice: il 12 e 13 settembre si visita uno dei caseifici agricoli aderenti all’Open Day, si segue l’account @caseificiagricoli su Instagram, si condivide lo scatto sul social con il geotag dell’azienda che si sta visitando e si usa l’hashtag #caseificiagricoliopenday. Le foto migliori riceveranno un prodotto omaggio dalle aziende partecipanti. Gli scatti rimarranno a disposizione di Caseifici Agricoli Open Day, che potrà condividerle sui propri canali social citando la fonte.

Come prenotare (con possibilità di pernottamento)

A questa terza edizione parteciperanno 79 aziende, distribuite in tutte le regioni italiane, tranne Puglia e Basilicata. La più rappresentata è il Piemonte, con 13 realtà agricole, seguita dalla Toscana con 11 adesioni. Sul sito caseificiagricoli.it l’elenco delle fattorie partecipanti all’evento divise per regione con relativi indirizzi, contatti e prodotti. Si prenota la visita on line, oppure chiamando o scrivendo direttamente all’azienda. Novità di questa terza edizione è la collaborazione con Agricamper Italia: versando la quota annuale di 29 euro si potrà pernottare, oltre che in tutto il circuito della piattaforma, anche nelle aziende che partecipano all’Open Day, ciascuna con ospitalità fino a 5 camper.

Evento ed emergenza Covid-19

La due giorni sarà più sobria e all’insegna del rispetto delle regole che ci impone il Coronavirus. Quindi mascherine, ingresso libero a numero contingentato con tetto massimo in base alle dimensioni delle singole aziende, distanziamento sociale, prenotazione obbligatoria. “Lo spirito di Caseifici Agricoli Open Day è diverso dagli anni precedenti” dice Eros Scarafoni “stiamo dando il massimo per far sì che l'Italia dei formaggi agricoli faccia festa anche quest'anno. Tra i motivi che ci hanno spinto a organizzare l’evento, nonostante la situazione delicata, è il fatto che non fare la terza edizione poteva corrispondere alla fine dell'Open Day, è un'iniziativa nuova che si sta facendo largo adesso, non già affermata nella mente dei consumatori”. A venire in aiuto ci saranno gli spazi all’esterno, la possibilità di prenotare la presenza, che permette un afflusso più regolare dei visitatori, l'organizzazione di momenti specifici a numero chiuso, come la degustazione Viaggio nell'assaggio.

www.caseificiagricoli.it

a cura di Mara Nocilla

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