Oltre un terzo degli italiani vorrebbe la carta oli al ristorante come quella dei vini

3 Mar 2025, 16:19 | a cura di
La presenza di una Dop/Igp è driver di acquisto per il 54% del campione nel sondaggio Sol2Expo-Nomisma. E il 16% lo compra online

Consumatori più attratti dall'olio extravergine d'oliva, che si sta affermando gradualmente per aspetti come qualità, salute e territorialità, ma anche poco informati sulle sue proprietà organolettiche e sul fatto che la filiera rappresenti un esempio virtuoso di economia circolare. Ci sono luci e ombre nel recente sondaggio dell'Osservatorio Sol2Expo-Nomisma. Innanzitutto, oltre un terzo degli italiani (37%) vorrebbe poter scegliere l'olio dal menu dei ristoranti. Un po' come quella dei vini. E, dai dati presentati a Verona il 2 marzo durante la prima grande fiera dedicata, emerge un interesse crescente che, nel segmento del fuori casa, vede i consumatori «fare sempre attenzione» all'olio presente sulla tavola (46 per cento).

I pregi dell'olio evo

L'olio extravergine d'oliva è considerato superiore ad altri tipi di oli per qualità (89%), rapporto qualità-prezzo (85%), gusto (85%) e benefici sulla salute (79%). Quattro consumatori su dieci (mille quelli sondati dall'Osservatorio) sarebbero interessati ad approfondirne le caratteristiche con corsi di food o abbinamento al vino. Interesse confermato anche dal 31% degli acquirenti che si dicono già abituati ad acquistarlo in oleoteca o negozi specializzati, con un 16% che compra online su siti dedicati, come rilevato da Evita Gandini, responsabile market insight di Nomisma.

Extravergine Tour 2022 Milano ©Francesco_Vignali_Photography

I marchi Dop/Igp sono un driver d'acquisto

Cosa spinge i consumatori verso un olio evo? La scelta è particolarmente influenzata «dall’origine dell’olio che, insieme alla presenza di un marchio Dop/Igp», rappresenta il driver d’acquisto per oltre la metà degli acquirenti (54 per cento). Quasi 8 italiani su 10 hanno dichiarato di aver acquistato almeno una volta nell’ultimo anno un olio con Indicazione geografica. Se, poi, si guarda all'identikit del consumatore medio di olio considerato più assiduo (ovvero che lo acquista almeno una volta al mese) si tratta di un adulto over 45 con figli, che risiede al Sud e con uno stile di vita che combina l'attenzione alla sostenibilità, la ricerca edonistica del piacere, una dimensione urbana e il legame col territorio.

Ancora poca conoscenza

Ci sono aspetti in cui la conoscenza sull'extravergine deve crescere ancora. Se è vero che per il 96% degli italiani è un bene irrinunciabile, secondo il sondaggio, solo 2 italiani su 10 sanno che la produzione di olio d’oliva è un esempio virtuoso di economia circolare. Questa nozione, per gli analisti di Sol2Expo-Nomisma, aumenterebbe la propensione all’acquisto nell’81% dei casi. Infine, appena il 37% degli italiani è consapevole del valore di super alimento naturale che l’olio evo incorpora, grazie alla sua ricchezza di antiossidanti, polifenoli, vitamine e minerali. Circa un italiano su due si dichiara interessato ad approfondire. Evidente, pertanto, come i margini di miglioramento siano ancora molto ampi.

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