"CARE’s - the ethical chef days" torna con un format tutto nuovo. L'ottava edizione della manifestazione che richiama cuochi da tutto il mondo per promuovere un approccio alla cucina etico e sostenibile si terrà in un'inedita versione itinerante in tre tappe: partirà da Venezia (dal 14 al 16 ottobre), per poi salire in Alto Adige a Plan de Corones (dal 3 al 5 marzo 2023) e quindi approdare in Sicilia sull'isola di Salina (dal 25 al 27 maggio 2023). L'ormai classico appuntamento, che prima si esauriva in un solo weekend, diventa un viaggio di 8 mesi e coinvolge 200 tra chef, produttori e altre figure chiave dell'universo dell'enogastronomia.
"Ci siamo resi conto che con un evento unico la visibilità era limitata nel tempo” dicono gli ideatori Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti “Lo scopo” spiegano “è quello di affrontare temi fondamentali come etica e sostenibilità, sui quali l'attenzione deve essere tenuta sempre alta. Abbiamo constatato come gli scorsi anni, con un solo appuntamento che di solito si svolgeva a fine settembre, l'interesse sulle nostre iniziative rimaneva elevato fino a novembre, per poi spegnersi pian piano. Con la nuova formula di Care's on tour” concludono “potremo dare molta più continuità alla nostra opera di sensibilizzazione. E avremo anche una maggior possibilità di farci vedere, di comunicare, di veicolare messaggi differenti, in territori differenti e a persone differenti".
Care's on tour 2022: tre tappe, tre progetti
Protrarre Care's nel tempo e proporlo in contesti territoriali totalmente differenti comporta molto più impegno, come ammette lo stesso Ferretti: "Pensavamo fosse più semplice” confessa l'imprenditore altoatesino “È vero che struttureremo le tre tappe con uno schema simile - venerdì gli appuntamenti di benvenuto, sabato i convegni e le cene di gala, domenica i tour culturali - ma ci siamo resi conto della necessità di sviluppare per ogni luogo argomenti diversi e con diverse modalità, ciò per interpretare al meglio le realtà che ci ospiteranno, ognuna con le sue specificità”.
Pù che suddividere l'impegno nelle varie tappe, si deve dunque moltiplicare per tre, “aumenteremo gli sforzi e siamo pronti ad affrontarli perché vogliamo mantenere la notorietà che abbiamo acquisito a livello internazionale, nell'ambito della promozione di iniziative sull'etica e sulla sostenibilità: negli anni” racconta “abbiamo resa operativa una realtà che oggi coinvolge 200 chef a livello mondiale. E vogliamo andare avanti nella direzione presa perché ci crediamo e ci credono i nostri partner”. Parlando di numeri: quanto costa una tappa? “Dai 250 ai 400 mila euro, quindi per realizzare Care's on tour arriviamo a un milione. Sono cifre importanti”. Le difficoltà maggiori riguardano però la logistica: “Venezia e la sua laguna sono una realtà fantastica, ma organizzare un evento lì presenta delle evidenti complicazioni legate ai trasporti. Altre problematiche tutte particolari saranno quelle che dovremo risolvere a Plan de Corones, collocato a 2200 metri di quota, e a Salina, in mezzo al Mediterraneo".
Le tre tappe propongono protagonisti differenti e sono incentrate su tematiche diverse, anche se non mancano alcuni elementi comuni, quali la presenza di grandi chef internazionali, l'ampio spazio dato a giovani promesse della cucina e il confronto con altri mondi, dalla moda all'architettura, dall’arte all’energia. Il programma per le giornate veneziane è già definito, quelli per Plan de Corones e Salina stanno per essere ultimati, ma non mancano delle succose anticipazioni.
Le tappe di Care's on tour
Venezia - dal 14 al 16 ottobre 2022
Durante i Cares's talk nella città lagunare si parlerà soprattutto di problematiche energetiche e verrà illustrato un progetto ambizioso: la creazione di un microcosmo sostenibile sull’isola de La Certosa (la stessa che ospita i fratelli Alajmo). “L'obiettivo è rendere l'isola autonoma dal punto di vista energetico, utilizzando fonti green come l'eolico, il solare termico e fotovoltaico e il geotermico integrati dall'utilizzo dell'idrogeno” spiega Ferretti, che aggiunge: “è un'operazione complessa che coinvolgerà tante realtà imprenditoriali e istituzionali. Noi facciamo da collettore tra i vari attori perché, in questa come in altre situazioni, siamo convinti che non possiamo limitarci a questioni legate al food, ma dobbiamo creare collegamenti con altri ambiti se vogliamo ottenere risultati concreti”.
Non mancheranno le visite a luoghi affascinanti e gli appuntamenti culinari di livello, durante i quali la cucina dialogherà con il design, la storia e la tecnologia, sempre in un'ottica ecosostenibile. Si inizierà dalla galleria Michela Rizzo per poi proseguire tra gli orti di Venissa, sull'isola di Mazzorbo, dove gli chef Chiara Pavan e Francesco Brutto presenteranno la loro cucina locale e stagionale tarata sui ritmi della natura. In seguito, i partecipanti raggiungeranno San Francesco della Vigna, per un light lunch all’interno del chiostro di un antico convento preparato dagli chef Salvatore Sodano (da poco approdato al Local, Venezia), Alberto Toè (Horto, Milano), Agostino Iacobucci (Iacobucci, Castel Maggiore) e Alessandro Dal Degan (La Tana, Asiago) e anticipato da un suggestivo aperitivo nel vigneto. Sabato sera, l'esclusiva cena di gala ad Aman Venice, preparata da Norbert Niederkofler, Matteo Panfilio (executive chef di Aman), Virgilio Martinez (Central, Lima), Supaksorn “Ice” Jongsiri (Sorn, Bangkok), Christophe Pelé e Aurora Storari (Le Clarence, Parigi). Per domenica è in programma un tour della laguna a bordo di caratteristiche barche d’epoca.
Plan De Corones - dal 3 al 5 marzo 2023
Avrà un carattere più sportivo e dinamico l'appuntamento sulle nevi di Plan de Corones, il monte che domina Brunico. La base sarà all'AlpiNN-Food Space & Restaurant, quartier generale di CARE’s da diversi anni. I temi chiave saranno - in questo caso - la tutela del territorio, l’eliminazione degli sprechi di materie prime e il loro riutilizzo attraverso l’economica circolare, in linea con i principi che ispirano i progetti di Norbert Niederkofler “Cook the mountain” e “Cook the lagoon”. “Sono concetti a cui teniamo tantissimo” sottolinea lo chef “la soddisfazione più grande è stata quella di riuscire a raggiungere traguardi all'inizio impensabili applicandoli con coerenza nel lavoro in cucina: il St. Hubertus è il primo ristorante al mondo ad aver ottenuto le 3 Stelle Michelin con una proposta realizzata interamente con prodotti locali, nel rispetto assoluto della natura e delle sue tempistiche e con un occhio di riguardo alla riduzione degli sprechi. Abbiamo dimostrato che valorizzando con determinazione l'agricoltura e le tradizioni locali si possono ottenere grandi risultati, non importa se sei sulle Dolomiti, a Venezia o nel Mediterraneo”.
Particolarmente vivace promette di essere la cena che avrà per protagonisti tanti chef (almeno una quindicina) che sono stati allievi di Niederkofler e che ora sono al timone di insegne di successo, come Matteo Metullio (Harry's piccolo, Trieste), Simone Cantafio (La Stüa de Michil, Corvara), Michele Lazzarini (Contrada Bricconi, Val Seriana), Mattia Agazzi (Gucci Osteria Beverly Hills, Los Angeles), Diego Rossi (Trippa, Milano) e il pasticcere Andrea Tortora. Tra le guest star internazionali spicca la presenza di Nick Bril (The Jane, Anversa) noto chef belga e anche affermato dj, ospite fisso di Tomorrowland, uno dei festival di musica elettronica più importanti e popolari a livello mondiale.
Salina - dal 25 al 27 maggio 2023
A Salina, perla dell'arcipelago delle Eolie, tra dibattiti vista mare legati all'importanza dell'acqua e all’uso efficiente delle risorse naturali, l’essenza di Care’s (che aveva già fatto tappa qui nel 2017) troverà terreno fertile e spunto per nuove riflessioni e progetti. “Saremo in una realtà molto particolare, che nonostante le difficoltà sta facendo molto sul fronte della sostenibilità. Qui arriveranno chef che operano in altre isole o in posti altrettanto unici e molto isolati. Cucineranno insieme e confronteranno le loro esperienze. Da definire la lista degli ospiti internazionali, ma ci ha detto che vorrà assolutamente esserci David Kinch, uno dei più noti chef statunitensi, anche lui interprete di una cucina raffinata basta su prodotti locali e rispettosa dell'ambiente” ha anticipato Niederkofler.
a cura di Andrea Ciprian