“Per 20 anni, da quando sono uscito malamente dalla mia azienda, sono stato bersagliato da notizie create ad arte e quindi ho deciso di rispondere con un saggio documentato - ha dichiarato Giuseppe Caprotti durante la presentazione del libro “Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana” edito da Feltrinelli – l'ho fatto sicuramente per i miei figli perché non hanno assolutamente idea di cosa mi sia successo, come non la hanno tantissime persone e amici, ma anche perché sono stato accusato di malagestione: dal libro si evince che così non è stato. Ci ho messo tanto tempo perché purtroppo ero anche impegnato in una disputa legale che non ho voluto nel modo più assoluto”. Disputa che è terminata nel 2020 e ha dato vita a questo libro, nel quale Giuseppe racconta la sua verità.
Le accuse di Caprotti jr al padre
Con tanto di accuse pesanti rivolte al padre Bernardo Caprotti, mancato nel 2016, sia nel campo sentimentale - “Mai un abbraccio o una carezza. Non pronuncia mai parole di apprezzamento: l’ironia che è il suo punto forte si trasforma spesso in sarcasmo” - sia in quello imprenditoriale: secondo la versione di Giuseppe, Esselunga sarebbe stata fondata da un gruppo di manager americani. Una riscrittura della storia aziendale avallata da Marco Brunelli, uno dei primi soci di Esselunga e in seguito patron di Finiper, che aveva messo in contatto Bernardo con Nelson Rockefeller, secondo questa versione il vero ideatore della catena di supermercati inizialmente chiamata "Supermarkets Italiani".
Esselunga, The Succession italiana
In tutta questa storia emerge pure il ruolo di Guido Caprotti, fratello minore di Bernardo nonché grande amico di Brunelli, che per cercare di salvare l'azienda tessile fondata dal padre ha venduto tutte le quote di Esselunga, rimanendo fregato. Nel libro, pieno zeppo di aneddoti, si vuole di fatto smontare il mito del “self-made man” che ha sempre costellato lo storytelling del fondatore (o presunto tale) di Esselunga con l'ossessione per ossa e cimiteri, al punto che spesso la domenica portava i figli nella chiesa di San Bernardino alle ossa a Milano. Da qui il titolo del libro, purtroppo andato in stampa prima del chiacchieratissimo spot della pesca. È proprio vero che le famiglie perfette non esistono, verrebbe da dire.
Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana - ed. Feltrinelli - 400 pp - 19,00 €