Le origini del cannolo
Una cialda fritta, scura e croccante, che offre ai golosi che l'addentano un ripieno morbido di ricotta di pecora, arricchita da gocce di cioccolato e/o canditi. È davvero un simbolo dell’identità isolana, il cannolo, un’armonia di contrasti che ben descrive l’anima dei siciliani. Questa preziosa specialità, la Sicilia, la deve agli arabi: le sue origini sono infatti saracene. Si narra che furono per prime le donne dell'harem del Castello di Qalc'at al-Nissa (antico nome di Caltanissetta) a inventare questa golosa ricetta, probabilmente per celebrare le notti d’amore dell’harem. Le donne, a loro volta, si erano ispirate a un dolce di origine romana, già raccontato da Cicerone, che descrive un“tubo farinaceo ripieno di un dolcissimo cibo a base di latte”. Incrociando una ricetta araba già nota e quella descritta da Cicerone, le donne dell’harem diedero vita al cannolo, per ingannare il tempo durante le guerre per la conquista del territorio siciliano.
Alla fine del dominio arabo, alcune di loro si convertirono al Cristianesimo, ritirandosi in monastero e passando alle consorelle la preziosa ricetta. Un dolce, insomma, che da sempre riesce a unire culture diverse.
Il Cannolo Festival e i protagonisti in gara
Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela, Chiusa Sclafani e Marsala: sono questi i territori che rappresenteranno, ognuno con le proprie specificità, l’arte del cannolo al Mercato San Lorenzo di Palermo. È qui che il 29 e 30 aprile saranno allestite quattro postazioni, ognuna delle quali ospiterà i maestri pasticceri: i partecipanti al festival potranno così assaggiare le diverse specialità, valutando i cannoli in gara per poi votare il preferito. Il giudizio della giuria popolare sarà mediato con quella della giuria tecnica, formata dal maestro pasticcere Pietro Pupillo, il giornalista Roberto Chifari e i food blogger Ornella Daricello e Vincenzo Puglisi. I maestri in competizione sonoVito Mandalà di Peccati di Gola (Piana degli Albanesi), Gaetano Biscari del Bar del Corso (Santa Cristina Gela); Giuseppe Colletti di Artigiandolce (Chiusa Sclafani); Giacomo Parrinello di Dolce Tentazione (Marsala).
A fare da cornice alla gara performance di pasticceria, talk e cooking show, seminari aperti al pubblico e l’apposita “area-lab”, che vedrà avvicendarsi i quattro maestri per mostrare la preparazione del dolce. Infine, una postazione dedicata a chi soffre di celiachia che servirà il cannolo senza glutine.
Cannolo Festival | Palermo | Mercato San Lorenzo | via Via S. Lorenzo, 288 | 29 e 30 aprile 2017 | www.facebook.com/sanlorenzomercato
a cura di Francesca Fiore