La storia della pasticceria Recalchi
Quasi settant'anni di attività, la più antica pasticceria di Novara, fondata nel 1947 dai fratelli Remo e Romolo Recalchi. Ma a festeggiare l'anniversario importante, l'insegna di via Giotto non è arrivata per poco: all'inizio di marzo scorso la decisione di chiudere i battenti per difficoltà economiche e di gestione. L'ultimo proprietario della pasticceria Recalchi, Eros Finotti, aveva rilevato l'attività nel 2010, dal nipote dei fondatori. Sulla scia di una proposta della tradizione dolce locale che proprio tra le mura del laboratorio di via Giotto aveva trovato consacrazione, per esempio quando nel 1952 Italo Capettino, pasticcere di Alemagna, inventava il pane di San Gaudenzio, in omaggio al santo patrono della città. Poi, qualche mese fa, la scelta obbligata: tenere in vita la bottega storica non è più sostenibile. Finotti vola in Spagna, per proseguire il mestiere altrove, e le saracinesche si abbassano. Sorte comune a tante insegne d'altri tempi che si ritrovano tagliate fuori dal mercato convulso di molte città italiane. Stavolta però il lieto fine non si è fatto attendere. Almeno per gli estimatori dello chef Antonino Cannavacciuolo (che sono numerosi), che in città aveva scommesso sul rilancio della ristorazione dello storico Teatro Coccia, dove oggi gli affari del Cafè & Bistrot girano piuttosto bene.
Dal Cafè & Bistrot alla bakery. Passando per Torino
Tanto da incentivare il gruppo dello chef – con sua moglie Cinzia Primatesta in prima linea – a replicare il concept a Torino, dove si aspetta con trepidazione l'apertura del Bistrot Cannavacciuolo, proprio dietro la Gran Madre. Nella città della Mole l'operazione è in dirittura d'arrivo, e le candidature per entrare in squadra già aperte da qualche settimana. La formula è quella già rodata a Novara, dal pranzo alla cena, a prezzi accessibili. Niente servizio della colazione però, che invece resta un punto di forza dell'offerta del Teatro Coccia. E infatti, ecco l'idea che non ti aspetti, l'ultimo coniglio uscito dal cilindro dello chef: rilevare la pasticceria Recalchi per aprire una Cannavacciuolo Bakery, già operativa – secondo le anticipazioni della Stampa di Novara – dal mese di giugno. Una pasticceria di impostazione moderna, ma pur sempre legata all'idea di bottega dolciaria (aperta 7 su 7, dalle 9 alle 19), con una linea di produzione che si muove dalla pasticceria classica al focus su tecniche e proposte contemporanee, per proporre in un secondo tempo, anche una linea di cioccolatini, praline, macaron, babà al rum. E dai prossimi mesi anche una produzione salata, pur se ridotta per l'oggettivo limite della metratura a disposizione. Con l'idea di mantenere un dialogo costante con il caffè del teatro, da cui la pasticceria dista appena 350 metri. E infatti anche in piazza Martiri sarà possibile acquistare le creazioni della pasticceria, disponibili anche online. Alla guida della nuova insegna Kabir Godi, già pastry chef a Villa Crespi, con esperienze pregresse a Milano, da Cova, Peck e al Principe di Savoia: "Dovremmo essere pronti ad aprire già il 2 giugno, stiamo ultimando i primi lavori. Ma chiuderemo per qualche settimana anche durante l'estate, perché l'idea è quella di aprire un ingresso direttamente sul parco". In laboratorio si muoveranno in tre, e in un primo momento si penserà soprattutto alla colazione, con una gamma di 9 proposte, dalla brioche al croissant vegano, al krantz, che foraggerà il bar del bistrot. "Ma proporremo anche torte, pasticceria mignon e monoporzioni, per poi sviluppare un packaging apposito per cioccolatini e biscotteria, in vendita anche al bistrot e disponibili per gli ospiti di Villa Crespi". Niente somministrazione, nè servizio caffetteria, ma vendita pura e semplice, come le pasticcerie di un tempo.
Cannavacciuolo Bakery | Novara | via Giotto, 2 | da giugno 2017
a cura di Livia Montagnoli