Cannavacciuolo apre a sorpresa il suo Bistrot a Torino: bagno di folla

24 Lug 2017, 08:40 | a cura di

Ha sorpreso tutti con una prima in sordina, per pochi intimi, che ha subito scatenato la curiosità di torinesi e stampa. Ma da oggi il Bistrot dello chef Antonino Cannavacciuolo a Torino apre ufficialmente al pubblico: già tutto esaurito per la prima settimana. Ecco com’è. 


Il Bistrot di Antonino Cannavacciuolo

Negli ultimi giorni aveva fatto la spola con Torino, presentandosi spesso in città per seguire gli ultimi dettagli di uno dei cantieri che più hanno destato la curiosità da quando Antonino Cannavacciuolo, un anno fa, annunciava l’intenzione di aprire a Torino. L’idea, e da oggi si vedrà se il risultato rispecchia le aspettative, era quella di ricreare a pochi metri dalla Gran Madre, un nuovo Bistrot, sul modello della fortunata esperienza di Novara, dove lo chef campano ha rilevato il vecchio Bar del teatro Coccia per farne un punto di riferimento della ristorazione casual in città. Più di recente, sempre a Novara, Cannavacciuolo ha ristrutturato anche una pasticceria storica, che oggi, guidata da Kabir Godi (sotto l’insegna di Cannavacciuolo Bakery), rifornisce il Bistrot di lieviti per la colazione e dessert più elaborati. Ma gli sforzi degli ultimi mesi si sono concentrati soprattutto nel capoluogo piemontese, per trasformare i locali di via Cosmo – ospitati in un palazzo di fine Ottocento - in uno spazio rilassato e confortevole, allestito secondo i principi del feng shui, con particolare attenzione all’acustica.

Il Bistrot di Torino. Lo spazio, il menu

Il Bistrot torinese, del resto, si snoda in più sale – una cinquantina i coperti al piano strada – e pur mantenendo l’accoglienza informale che caratterizza la formula originale (meno contenuti, invece i prezzi, con antipasti che oscillano tra i 18 e i 25 euro, secondi sui 30), non vuole lasciare nulla al caso. Fatto sta che dal primo servizio ufficiale, previsto per oggi 24 luglio, si comincia con un numero di prenotazioni ridotto (già tutto esaurito per la prima settimana), espediente necessario al rodaggio della squadra, guidata, in cucina e sala, da allievi campani dello chef. E, a sorpresa, i primi ospiti hanno sperimentato la cucina del Bistrot già ieri, durante l’inaugurazione domenicale per pochi intimi. Da oggi, invece, si comincerà a procedere per step successivi: subito operativo il dehors affacciato su via Santorre di Santarosa, in inverno aprirà al pubblico anche la sala sotterranea, in un ambiente più intimo con soffitti a volta e mattoni a vista. Moderna e super attrezzata, invece, la cucina (a vista, come la cantina), dove si lavorerà su una proposta che omaggia la Campania e la cultura mediterranea, sfruttando però anche i grandi prodotti piemontesi che Cannavacciuolo ha imparato a conoscere bene in tanti anni di Villa Crespi.

E infatti, come anticipa Scatti di Gusto, in menu (disponibile anche un degustazione a 70 euro per sei portate), la battuta di fassona piemontese affianca le melanzane con pomodoro e colatura di provola, il tonno vitellato con maionese di bottarga, il polpo alla luciana. Tra i primi lo Spaghetto di Gragnano ai sapori di mare e il Riso Carnaroli aglio, olio e bottarga, la Triglia alla pizzaiola e il Maialino da latte con mela verde e pop corn. Dolci golosi tra Nocciola, nocciola, nocciola, Cioccolato e arachidi e Cannolo di ricotta. Si apre a pranzo e cena, con aperitivo (12.30-15, 19-23), dal lunedì al sabato. Chiuso la domenica. Niente colazione, almeno per ora, a differenza della formula di Novara.

 

Cannavacciuolo Bistrot | Torino | via Umebrto Cosmo, 6 | www.cannavacciuolobistrot.it

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