La guerra commerciale scatenata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, contro il Canada ha già provocato le prime contromosse nelle province dello stato nordamericano. In un clima di escalation che è facilmente intuibile, a seguito dei dazi imposti dalla Casa bianca (25% in più) e in vigore da martedì 4 febbraio, nello stato dell'Ontario i negozi di liquori hanno deciso di togliere dagli scaffali ogni prodotto proveniente dagli Stati Uniti. Lo faranno proprio da martedì, seguendo la linea del presidente canadese Justin Trudeau, il quale ha invitato a un boicottaggio dei beni statunitensi.
Via i prodotti Usa anche dal catalogo
Doug Ford, primo ministro dell'Ontario, ha annunciato la decisione sui canali social: «A partire da martedì, rimuoveremo i prodotti americani dagli scaffali di Lcbo», la Liquor control board of Ontario, ovvero l'autorità che si occupa di vendere al dettaglio e distribuire gli alcolici nella provincia canadese dell'Ontario. «Essendo l'unico grossista di alcolici nella provincia - ha spiegato il ministro - Lcbo rimuoverà anche i prodotti americani dal suo catalogo, in modo che altri ristoranti e rivenditori con sede in Ontario non possano ordinare o rifornire prodotti americani».
Un blocco che vale un miliardo di dollari
Ogni anno, come ha ricordato lo stesso primo ministro Ford, la Lcbo vende quasi un miliardo di dollari di vino, birra, liquori e seltzer americani. «Non c'è mai stato un momento migliore - ha concluso - per scegliere un fantastico prodotto fatto in Ontario o in Canada». O magari in Italia: il momento potrebbe essere propizio.